Ciclodestrine: Struttura e Origine
Le ciclodestrine sono oligosaccaridi ciclici ottenuti dalla biodegradazione dell’amido tramite l’enzima glucanotransferasi. Fu il chimico francese Antoine Villiers nel 1891 a osservare la formazione di cristalli di ciclodestrine durante gli esperimenti sulla riduzione dei carboidrati mediante fermenti.
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Le Varietà di Ciclodestrine e la Loro Formazione
Esistono tre tipi di ciclodestrine naturali: α-, β- e γ-, costituite rispettivamente da sei, sette e otto unità di glucosio. La loro struttura tridimensionale a tronco di cono presenta caratteristiche anfipatiche, con parti idrofile all’esterno e idrofobe all’interno. Questa composizione permette alle ciclodestrine di formare complessi di inclusione con molecole scarsamente solubili in acqua, incapsulando gli ospiti all’interno della molecola.
Proprietà e Applicazioni delle Ciclodestrine
Le ciclodestrine sono solubili in acqua e poco solubili in solventi organici, con un’hydrolisi che avviene in presenza di acidi forti. Chimicamente stabili, possono subire modifiche per cambiarne la solubilità e la capacità di formare legami con i composti ospiti. Le loro proprietà solubilizzanti e stabilizzanti le rendono utili in vari settori, in particolare come eccipienti e in applicazioni medicinali.
Utilizzi Avanzati delle Ciclodestrine
Negli ultimi decenni, le ciclodestrine sono state esplorate per le loro proprietà antivirali e come base per lo sviluppo di innovativi vaccini e farmaci. Ad esempio, la capacità di sequestrare molecole lipofile come il colesterolo ha portato allo sviluppo di nuove terapie antivirali. La beta-ciclodestrina metilata, conosciuta come RAMEB, ha dimostrato potenziale come antiparassitario contro la Leishmania, responsabile della leishmaniosi umana e animale.
Prospettive Future e Limitazioni
Nonostante le promettenti applicazioni, alcune limitazioni come la tossicità di certi composti e la regolamentazione per la somministrazione orale rimangono ancora ostacoli per l’introduzione su larga scala di ciclodestrine in ambiti come la sanità. Tuttavia, la continua ricerca e sviluppo potrebbero portare a nuove e innovative soluzioni terapeutiche basate su queste molecole versatili.