Cromodulina: meccanismo di azione, diabete

La cromodulina indicata con l’acronimo LMWCr (Low-molecular-weight chromium-binding) è un oligopeptide.
È formata dagli amminoacidi asparagina, glutammina, glicina e cisteina e contiene quattro ioni Cr3+ a ponte anionico.

La conoscenza dei meccanismi fondamentali dell’azione del cromo (III) nei sistemi biologici è rimasta frammentaria per decenni.
Solo alla fine degli anni ’50 del secolo scorso si comprese la sua importanza biologica del cromo che attirò l’attenzione degli scienziati in relazione al metabolismo dei glucidi e dei lipidi.

Inoltre fino agli anni ’80, si sapeva poco della forma chimica del cromo nei tessuti organici.

Il cromo è un microminerale essenziale coinvolto in molti importanti ruoli biochimici nel sistema umano come  l’espressione genica, il metabolismo delle lipoproteine e il mantenimento della struttura degli acidi nucleici

Meccanismo di azione

Sotto forma di ioni cromo trivalente dà luogo alla formazione della cromodulina che attiva le proteine recettoriali dell’insulina e le funzioni ormonali.

meccanismo di azione

Dopo l’assorbimento nel tratto gastrointestinale, si ritiene che il cromo sia trasportato alle cellule legate alla transferrina proteica plasmatica. L’insulina avvia il trasporto del cromo nelle cellule dove si lega all’oligopeptide apocromodulina per formare la cromodulina

Dopo essersi legata al recettore attivato dall’insulina, la cromodulina aumenta l’attività del recettore transmembrana tirosin-chinasi.

Questo enzima fa parte della porzione intracellulare del recettore dell’insulina. Il legame dell’insulina determina l’avvicinamento delle due subunità β e ne permette l’autofosforilazione.

Il recettore attivato può a sua volta aggiungere gruppi fosfato su determinate tirosine di specifici substrati che a loro volta possono attivarne altri e permettere così la propagazione del segnale con un effetto a cascata. Si determina così un aumento dell’assorbimento e dell’immagazzinamento del glucosio

La cromomodulina può quindi essere in grado di potenziare l’azione dell’insulina, migliorando così la sensibilità dei tessuti all’insulina e facilitando il trasporto del glucosio nelle cellule.

Diabete

L’azione della cromodulina suggerisce che il diabete mellito di tipo 2 possa essere curato con integratori contenenti cromo come il cromo picolinato.

Tuttavia le ricerche finora effettuate hanno dato risultati discordanti e inconcludenti. Secondo alcune istituzioni scientifiche l’apporto di cromo può apportare modesti ma significativi benefici.

Nel 2014 l’American Diabetes Association ha dichiarato che non c’erano prove sufficienti per supportare l’uso di routine di micronutrienti come il cromo per migliorare il controllo glicemico nelle persone con diabete

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