Equilibrio Metastabile e le sue Caratteristiche
Un sistema termodinamico si dice in equilibrio metastabile quando, nel corso del tempo, subisce variazioni delle sue proprietà. Questo stato non corrisponde al minimo assoluto di energia, ma a un minimo relativo che può durare finché al sistema non viene fornita un’energia sufficiente da perturbare l’equilibrio.
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Equilibrio Stabile e Metastabile: Differenze e Esempi
L’equilibrio tra ghiaccio e acqua a 0°C e alla pressione di 1 atm rappresenta un esempio utile per comprendere la distinzione tra equilibrio stabile ed equilibrio metastabile. A quella temperatura e pressione, ghiaccio e acqua coesistono in equilibrio stabile, con la possibilità di fusione parziale del ghiaccio e parziale solidificazione dell’acqua.
D’altra parte, se consideriamo l’acqua alla temperatura di – 5°C, questa può essere ottenuta solo attraverso il raffreddamento del liquido, non mediante il riscaldamento del ghiaccio, risultando quindi in un equilibrio metastabile.
Fattore Termodinamico e Cinetico
La termodinamica ci permette di valutare se una reazione è favorita: l’energia libera di Gibbs deve risultare inferiore a zero. Questa grandezza, coniata da Josiah Willard Gibbs, fornisce informazioni sulla spontaneità di una reazione. Tuttavia, non tutte le reazioni che teoricamente dovrebbero avvenire realmente si verificano.
Ad esempio, la reazione 2 H2 + O2 → 2 H2O presenta un ΔG negativo, ma una miscela di idrogeno e ossigeno rimane stabile senza reagire per formare acqua. Allo stesso modo, la decomposizione del monossido di azoto (2 NO → N2 + O2) con ΔG negativo non avviene spontaneamente a temperatura ambiente e pressione atmosferica.
La metastabilità di un sistema può dipendere anche da fattori cinetici, che indicano una reazione che avviene estremamente lentamente, tanto da non essere osservabile facilmente. L’energia di attivazione è un parametro utile per valutare tali fenomeni.
Equazione di Arrhenius e la sua applicazione in chimica
L’
equazione di Arrhenius
è un importante concetto in chimica che permette di descrivere la velocità di una reazione chimica. La formula dell’equazione è:*K = A e– Ea/RT*
Dove:
–
K
è la costante specifica della reazione–
A
è la costante caratteristica della reazione nota come fattore di frequenza–
Ea
rappresenta l’energia di attivazione–
R
è la costante universale dei gas–
T
indica la temperatura assoluta.Allotropia del carbonio
Alcuni elementi chimici possono esistere in diversi stati allotropici, e in alcuni casi possono trovarsi in una fase metastabile. Un esempio calzante è il carbonio, che presenta forme allotropiche come il
diamante
e lagrafite
. Il diamante è una forma metastabile del carbonio, e a pressione e temperatura standard può trasformarsi in grafite superando una certa energia di attivazione.La trasformazione del diamante in grafite avviene con un
tempo di emivita
di milioni di anni. Tra i due allotropi, vi è una notevole energia di attivazione che il diamante deve superare per compiere la trasformazione. Inoltre, a elevate pressioni, il diamante diventa più stabile della grafite, spiegando la trasformazione da grafite a diamante in condizioni estreme.Stato metastabile e stabilità
Spesso è possibile portare un sistema da uno stato metastabile a uno stato di stabilità. Ad esempio, la reazione di sintesi dell’acqua a partire dai suoi elementi può essere facilitata dalla presenza di
palladio
come catalizzatore.In conclusione, l’equazione di Arrhenius e i concetti di metastabilità e stabilità degli allotropi sono cruciali per comprendere le trasformazioni chimiche e i processi che avvengono in natura.