Regola dell’Ottetto: Legame Ionico e Covalente
La regola dell’ottetto stabilisce che gli atomi raggiungono maggiore stabilità quando il loro livello esterno contiene otto elettroni, evitando di formare ulteriori legami chimici.
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Nel 1904, il chimico Richard Wilhelm Heinrich Abegg propose la regola di Abegg, secondo la quale la differenza tra il numero di ossidazione maggiore e minore di un elemento è spesso di 8. Questo concetto anticipò la regola dell’ottetto di Gilbert Newton Lewis del 1916.
La regola dell’ottetto prevede che gli atomi cercano di avere 8 elettroni nel loro guscio di valenza per raggiungere la stabilità, diventando isoelettronici con i gas nobili. Questo processo riguarda gli atomi del blocco s e p della tavola periodica.
Legame Ionico
Il legame ionico si forma tra elementi con elevata differenza di elettronegatività, causando l’attrazione elettrostatica tra ioni di carica opposta. I non metalli tendono a guadagnare elettroni diventando ioni negativi, mentre i metalli tendono a cederli diventando ioni positivi. Ad esempio, il cloro (configurazione elettronica 1s2, 2s2, 2p6, 3s2, 3p5) con sette elettroni nel suo livello esterno può guadagnarne uno diventando un ione Cl- con configurazione simile al gas nobile argon. Il sodio può perdere un elettrone ottenendo la stessa configurazione del neon. Entrambi rispettano la regola dell’ottetto diventando isoelettronici con un gas nobile.
Legame Covalente
Il legame covalente si forma quando atomi con elettronegatività simili (covalente puro) o diversa (covalente polare) condividono elettroni. Ad esempio, nella molecola CCl4, il carbonio con quattro elettroni di valenza si lega a quattro atomi di cloro. Il carbonio condivide elettroni con il cloro, permettendogli di avere 8 elettroni attorno a sé, mentre il cloro arricchisce i suoi livelli energetici.
Esistono tuttavia eccezioni alla regola dell’ottetto, specialmente in presenza di un numero dispari di elettroni di valenza o quantità non ottimali di elettroni.