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Selenometionina: proprietà, funzioni

Selenometionina: una forma naturale di selenio e le sue proprietà

L’acido 2-ammino-4-metilselanilbutanoico, conosciuto come selenometionina, rappresenta una delle principali forme naturali di selenio. Presente in vari alimenti come noci, cereali integrali, carne, uova, tonno e latticini, questo amminoacido contenente selenio ha una struttura che lo caratterizza.

Proprietà principali della selenometionina

La selenometionina presenta un carbonio asimmetrico, il che le conferisce due enantiomeri. Tuttavia, come spesso accade con i composti naturali, solo uno degli isomeri è predominante, con l’isomero L che prevale nel caso della selenometionina. Questa molecola, analoga alla ma con un atomo di selenio al posto di uno di zolfo (appartenente al gruppo 16 della Tavola Periodica), ha un pari a 5.75.

La selenometionina si decompone a 265°C emettendo fumi tossici di ossidi di azoto e di selenio. È solubile in acqua ma poco solubile in metanolo. Come gli altri amminoacidi, può assumere una forma zwitterionica e presenta due valori di pKa, uno relativo al gruppo carbossilico e uno relativo al gruppo amminico.

Funzioni e ruolo biologico della selenometionina

La selenometionina svolge diverse funzioni biologiche cruciali. Serve come riserva di selenio nelle piante e negli animali, partecipa a biochimiche e possiede proprietà antiossidanti. Inoltre, ha la capacità di legarsi a metalli pesanti, pesticidi e solventi, trasformandoli in forme facilmente eliminabili dall’organismo. È efficace nell’eliminazione di perossidi organici nocivi e , contribuendo alla disintossicazione cellulare.

Le selenoproteine, formate da selenometionina e proteine nel corpo, sono coinvolte in reazioni di ossidoriduzione, regolando gli ormoni tiroidei e influenzando la crescita, lo sviluppo e la differenziazione cellulare. Queste proteine agiscono anche come neutralizzatori delle risposte infiammatorie e riduttori dello stress ossidativo, supportando il meccanismo di guarigione delle ferite.

Inoltre, il selenio, insieme alla selenometionina, agisce nei cicli immunologici e può essere incorporato nelle proteine del corpo, svolgendo un ruolo chiave nel controllo della produzione eccessiva di radicali liberi e nella regolazione della risposta immunitaria.

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