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Smog fotochimico, formazione ed effetti

Smog fotochimico: cosa è e come si forma

Il

smog fotochimico

è causato dalla reazione delle radiazioni UV provenienti dal sole con gli ossidi dell’azoto e i composti organici volatili presenti nell’atmosfera, che sono considerati inquinanti primari. Il termine “smog” fu coniato a Londra durante la Rivoluzione Industriale, derivando dalle parole inglesi “smoke” (fumo) e “fog” (nebbia).

Fonti e cause dello smog fotochimico

Le principali

fonti antropiche

che producono le sostanze responsabili della formazione dello smog fotochimico includono la combustione di combustibili fossili in centrali elettriche, industrie e veicoli, oltre agli effluenti industriali, evaporazione di solventi e fumo prodotto dalle stufe a legna.

Monitoraggio e parametri

Le grandi città sono dotate di centraline per monitorare l’inquinamento atmosferico tramite dati relativi a PM10, PM2.5, biossido di azoto, anidride solforosa, monossido di carbonio e benzene. Per quanto riguarda lo smog fotochimico, il parametro di riferimento è l’ozono, prodotto come sottoprodotto della dissociazione dei composti azotati, insieme ad altri inquinanti secondari.

Formazione dello smog fotochimico

La formazione dello smog fotochimico è influenzata da diverse variabili, tra cui le fonti antropiche come il traffico e le industrie, ma anche dalla temperatura e dalle condizioni del vento. Temperature elevate e forte irraggiamento solare accelerano le reazioni di formazione, mentre venti robusti possono disperdere gli inquinanti riducendone la concentrazione. Le reazioni alla base della formazione dello smog possono partire ad esempio dal biossido di azoto che reagisce fotochimicamente per formare ossido nitrico e ossigeno radicale.

Conclusioni

Lo smog fotochimico rappresenta una seria minaccia per la qualità dell’aria e la salute pubblica, richiedendo interventi e politiche mirate per ridurne l’impatto sull’ambiente e sulla salute umana. La sensibilizzazione e la promozione di pratiche sostenibili sono cruciali per contrastare questo fenomeno.

La pericolosa reazione chimica dello smog

La radicale è una sostanza altamente reattiva che interagisce con l’ossigeno atmosferico per formare l’ozono, il quale a sua volta reagisce con l’ossido nitrico producendo biossido di azoto e ossigeno molecolare. Queste reazioni chimiche causano la formazione di smog fotochimico, caratterizzato da una serie di inquinanti dannosi per la salute e l’ambiente.

Effetti negativi dello smog sulle persone e sulle piante

Diversi studi evidenziano i gravi effetti dello smog fotochimico sulla salute umana, sulle piante e sull’ambiente in generale. L’inquinamento atmosferico presente nello smog può causare gravi problemi respiratori e danni alle piante. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico.

Pericoli per la salute umana e animale

L’esposizione prolungata allo smog può portare a gravi malattie respiratorie, soprattutto negli anziani, nei bambini e nelle persone con problemi di salute preesistenti. L’ozono presente nello smog può causare infiammazioni polmonari, tosse e difficoltà respiratorie. Anche la fauna selvatica può subire danni simili, inclusi problemi neurologici e dermatologici.

Danneggiamenti alle piante

Le piante, in particolare specie come le piante di tabacco, i pomodori e gli spinaci, possono subire danni significativi a causa dell’inquinamento atmosferico presente nello smog. Gli stati delle piante vengono danneggiati, compromettendo la normale respirazione e il processo di scambio gassoso. Inoltre, i nitrati di perossiacetile, prodotti dalla reazione tra biossido di azoto e composti organici volatili, possono ridurre la crescita delle piante e compromettere la fotosintesi clorofilliana.

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