Il solfuro di argento, con formula Ag2S, è un composto presente sull’argento annerito e si trova naturalmente nell’acantite. Il legame tra argento e zolfo in questo composto è di tipo covalente polare, a causa della bassa differenza di elettronegatività tra i due elementi, contrariamente a quanto accade nei sali, che presentano tipicamente legami ionici. Questa caratteristica conferisce al composto una scarsissima solubilità in acqua.
Solubilità del solfuro di argento
Indice Articolo
Ag2S ⇄ 2 Ag^+ + S^2-
L’espressione del prodotto di solubilità è data da:
Kps = [Ag^+]^2[S^2-]
Assumendo x come solubilità molare all’equilibrio, si ottiene:
[Ag^+] = 2x e [S^2-] = x
Risolvendo l’espressione del prodotto di solubilità, si trova che la solubilità del solfuro di argento è di 1.26 · 10^-17 mol/L, corrispondente a 3.12 · 10^-15 g/L.
La solubilità del solfuro di argento è influenzata dal pH a causa di due equilibri da considerare, uno relativo alla dissociazione del sale e l’altro all’idrolisi dello ione solfuro.
Proprietà
Il solfuro di argento è un solido nero denso, poco solubile in tutti i solventi ma degradato dagli acidi forti. Ha una durezza nella scala di Mohs di 2.3 ed è sensibile alla luce. Esistono tre forme di solfuro di argento:
– Acantite monoclina (forma β), stabile al di sotto di 179 °C
– Cubica a corpo centrato, nota come argentite (forma α), stabile al di sopra di 180 °CIl solfuro di argento, noto anche come Ag2S, può essere ottenuto da diverse reazioni chimiche. Una delle reazioni possibili è quella tra argento e solfuro di idrogeno, che porta alla formazione di solfuro di argento e idrogeno gassoso: 2 Ag(s) + H2S(g) → Ag2S(s) + H2(g).
Un’altra reazione coinvolge il solfuro di idrogeno e il nitrato di argento, generando solfuro di argento e acido nitrico: 2 AgNO3(aq) + H2S(g) → Ag2S(s) + 2 HNO3(aq).
In laboratorio, è possibile ottenere solfuro di argento reagendo un sale solubile di argento, come il nitrato di argento, con un sale che rilascia ioni solfuro, come il solfuro di sodio: 2 AgNO3(aq) + Na2S(aq) → Ag2S(s) + 2 NaNO3(aq).
Il solfuro di argento, sebbene poco solubile in acqua, può solubilizzarsi attraverso la reazione con acido cloridrico, formando cloruro d’argento e solfuro di idrogeno: Ag2S + 2HCl → 2 AgCl + H2S.
In presenza di acido nitrico, il solfuro di argento partecipa a una reazione di ossidoriduzione in cui lo zolfo passa da un numero di ossidazione di -2 a +6 e l’azoto va da +5 a +2: 3 Ag2S(s) + 8 HNO3(aq) = 3 Ag2SO4(s) + 8 NO(g) + 4 H2O(l). Questa reazione porta alla formazione di solfato di argento e monossido di azoto.
Il solfuro di argento può solubilizzarsi in presenza di ammoniaca e cianuro. Ad esempio, reagendo con ammoniaca si forma il complesso diamminoargento: Ag2S + 4 NH3 → 2 Ag(NH3)2+ + S2-.
In conclusione, il solfuro di argento è coinvolto in diverse reazioni chimiche che possono essere utilizzate per la sua sintesi e manipolazione in laboratorio.
Solfuro di Argento: Proprietà e Applicazioni
In presenza di ione cianuro, il solfuro di argento reagisce formando il complesso dicianoargentato (I):
Ag2S + 4CN- = 2 Ag(CN)2- + S2-
Usi
Le nanoparticelle di solfuro di argento rappresentano materiali di grande interesse per la comunità scientifica, in quanto le loro proprietà sono strettamente legate alle dimensioni e possono essere impiegate in settori come l’optoelettronica, la biomedicina e la fotocatalisi.
Gli alogenuri di argento, poco solubili, sono utilizzati per la produzione di elettrodi a membrana selettivi per l’ione Ag+ o per gli alogenuri, specialmente se combinati con Ag2S durante il processo di preparazione. Tale aggiunta migliora la conducibilità elettrica della membrana, rendendola sensibile anche agli ioni S2-.