La tartrazina, conosciuta anche come giallo tartrazina o E102, è un colorante azoico di origine sintetica scoperto nel 1884 dal chimico svizzero Johann Heinrich Ziegler durante le sue ricerche sulle molecole distillabili dal catrame di carbone. Questo colorante è usato e riconosciuto in tutto il mondo, ad eccezione di alcuni paesi che richiedono l’indicazione della presenza di tartrazina nei prodotti alimentari, come negli Stati Uniti. Tuttavia, l’utilizzo di questo colorante è oggetto di controversie a causa dei potenziali effetti collaterali e dei rischi per la salute che potrebbero derivarne.
La tartrazina fa parte della famiglia dei coloranti pirazolonici, che includono l’unità del pirazolone, un eterociclo a 5 membri con due atomi di azoto adiacenti. Quando combinato con gruppi azoici, il pirazolone forma una sottofamiglia di coloranti azoici noti come azopirazoloni.
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La formula chimica della tartrazina è C16H9N4Na3O9S2 ed è un solido cristallino solubile in acqua e moderatamente solubile in solventi organici come etanolo, etere etilico, acetone e cloroformio, ma insolubile negli oli e nei grassi. Presenta stabilità termica fino a 200°C all’aria e fino a 300°C in presenza di gas inerte come l’argon. Mostra una colorazione persistente anche in ambienti acidi e ad alte temperature, ed è resistente alla luce, alla temperatura e all’ossidazione.
Uno dei punti di forza della tartrazina è la sua capacità di offrire stampe gialle verdastre brillanti, ed è uno dei primi coloranti utilizzati nella stampa a getto d’inchiostro. Tuttavia, a causa delle sue ridotte dimensioni molecolari, mostra una scarsa resistenza all’acqua sulla carta comune.
La tartrazina è caratterizzata da forti bande di assorbimento nella regione dell’U.V. con un picco di assorbanza a 258 nm e nella regione del visibile con un picco di assorbanza a 436,26 nm. La sua assorbanza è direttamente proporzionale alla concentrazione, rendendola identificabile tramite metodi spettrofotometrici.
Proprietà della Tartrazina
La tartrazina si presenta come un colorante azoico con proprietà uniche che lo rendono ampiamente utilizzato nell’industria alimentare e della stampa. Usi della Tartrazina
La tartrazina trova ampio impiego per le sue caratteristiche cromatiche brillanti e la sua solubilità in diversi solventi, ma è importante considerare i potenziali rischi associati al suo consumo e l’obbligo di indicarne la presenza nei prodotti.Gli utilizzi della tartrazina includono la colorazione di cibi e bevande analcoliche, così come l’industria cosmetica che la impiega in rossetti, prodotti per il viso, shampoo e altri prodotti di largo consumo. I suoi usi si estendono anche alla tintura di lana e seta, grazie alla capacità di legarsi facilmente alle proteine presenti nei tessuti. Non solo, la tartrazina è anche utilizzata nell’industria alimentare per colorare bevande, formaggi, dolci, e molto altro ancora. Ampiamente diffuso nell’industria alimentare, la tartrazina è presente in diversi prodotti come caramelle, formaggi processati, gelatine e persino in alcuni farmaci. Anche se utilizzata comunemente, l’uso di coloranti artificiali come la tartrazina ha generato un dibattito tra gli esperti riguardo ai possibili effetti collaterali sulla salute.
Effetti collaterali della Tartrazina
La Food and Drug Administration negli Stati Uniti e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare hanno espressioni diverse riguardo all’utilizzo di coloranti artificiali come la tartrazina. Alcuni studi indicano che la tartrazina potrebbe causare reazioni avverse come orticaria, problemi gastro-intestinali, effetti sul sistema nervoso e respiratorio, sebbene molti di questi effetti siano considerati rari e non pienamente confermati.
Ad esempio, il biossido di titanio, utilizzato in vari prodotti alimentari, ha generato dibattiti per i possibili effetti tossici. Sebbene negli Stati Uniti non sia vietato, in Europa sono state evidenziate possibili implicazioni sulla genotossicità.
In generale, la tartrazina si conferma un colorante controverso, suscitando preoccupazioni riguardo alla sua sicurezza e ai potenziali rischi per la salute. Data la sua ampia diffusione, è importante monitorare attentamente la presenza di questo colorante nei prodotti di consumo e valutare attentamente i potenziali effetti collaterali che potrebbero derivarne.