La Via dei Pentoso Fosfati: La Fonte di NADPH e Ribosio 5-Fosfato
La via dei pentoso fosfati rappresenta un’alternativa alla glicolisi ed è adottata dai batteri che non dispongono dell’enzima aldolasi. Questa via fornisce la maggiore quantità di NADPH, necessaria per i processi anabolici e per la sintesi di molecole complesse. Inoltre, produce ribosio 5-fosfato, un precursore degli acidi nucleici.
La via del pentoso fosfato, anche conosciuta come Shunt, è un processo metabolico che, oltre a produrre NADPH, dà origine al ribosio 5-fosfato, utilizzato per la sintesi di molecole complesse come gli acidi nucleici.
Estratti dalla fase ossidativa irreversibile e dalle interconversioni, le fasi della via dei pentosi fosfati sono cruciali per la produzione di NADPH e ribosio 5-fosfato.
La fase ossidativa irreversibile comprende tre reazioni: la deidrogenazione del glucosio-6-fosfato, l’idrolisi del 6-fosfoglucono-δ-lattone e la decarbossilazione ossidativa del 6-fosfoglutonato.
Dopo la fase ossidativa, inizia la fase delle interconversioni, che prevede una serie di reazioni reversibili. Questo processo comporta isomerizzazione, conversione in xilulosio-5-fosfato e sintesi di gliceraldeide-3-fosfato e sedoeptulosio-7-fosfato.
Il flusso attraverso la via di sintesi dei pentosi fosfati è regolato dall’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Il deficit di questo enzima, noto come favismo, può causare sofferenza degli eritrociti, rendendoli suscettibili alla lisi in presenza di particolari farmaci o di determinati alimenti.
Sia la fase ossidativa irreversibile che quella delle interconversioni sono fondamentali per la produzione di NADPH e ribosio 5-fosfato, sostenendo processi vitali nel metabolismo cellulare.
In sintesi, la via dei pentosi fosfati fornisce sia NADPH, un importante trasportatore di energia chimica, che ribosio 5-fosfato, il quale agisce come precursore di molecole più complesse, svolgendo un ruolo cruciale nel metabolismo cellulare.