Scontro epico: Trump dichiara guerra a Harvard e caccia migliaia di studenti stranieri!
Ehi, seguite la bomba: Donald Trump sta scatenando l’inferno contro Harvard, bandendo gli studenti internazionali dal prestigioso college di Boston! L’amministrazione ha appena bloccato l’accesso a tutti gli stranieri (il 27% degli iscritti), costringendoli a sloggiare o perdere visti e status legale. L’ateneo grida al torto, ma Trump non molla – è solo l’ultimo round di una faida sporca su antisemitismo e soldi federali. #TrumpVsHarvard #ScandaloUniversitario #PoliticaSporca
In questo braccio di ferro sempre più acceso, l’amministrazione Trump ha revocato la certificazione per il programma di studenti stranieri, bloccando le iscrizioni a chiunque non sia americano. Non è un colpo isolato: la lite è scoppiata mesi fa quando Harvard ha sfidato le richieste di Trump sulla lotta all’antisemitismo, rifiutandosi di cambiare regole su diritti studenteschi e assunzioni, e di cedere dati su stranieri potenziali "pericolosi". Intanto, il governo ha congelato 2,2 miliardi in sovvenzioni e 60 milioni in contratti, costringendo l’ateneo a tagliare programmi – un altro schiaffo alle istituzioni scientifiche sotto Trump.
Critiche a pioggia da ogni parte: persino la Cina ha tuonato contro, con il portavoce Mao Ning che ha condannato "la decisione del presidente Usa Donald Trump sul bando a carico degli studenti stranieri all’università di Harvard, definita una mossa di politicizzazione dell’istruzione". Ma perché Trump ce l’ha tanto con Harvard? Tutto risale al 2024, con proteste pro-Palestina e accuse di antisemitismo che costarono il posto alla presidente Claudine Gay. Ora, di ritorno alla Casa Bianca, Trump accusa le università d’élite di promuovere ideologie liberali senza arginare l’odio, e il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale spara: "La leadership di Harvard ha creato un ambiente universitario non sicuro consentendo ad agitatori antiamericani e filo-terroristi di molestare e aggredire fisicamente individui, tra cui molti studenti ebrei, e di ostacolare in altri modi il suo un tempo venerabile ambiente di apprendimento."
Trump non si ferma a Harvard: la Segretaria per la Sicurezza interna Kristi Noem, in un’intervista a Fox News, ha minacciato di estendere il ban ad altre Ivy League come Yale, Columbia e Princeton, con fondi federali a rischio. Parliamo di numeri pesanti: Harvard, il college più antico degli USA con oltre 20.000 studenti, ospita circa 6.800 stranieri (il 27%, in crescita dal 19,7% del 2010), e bloccarli significa un colpo alle casse dell’ateneo, dove le rette sfiorano i 87.000 dollari l’anno inclusi vitto e alloggio.
E ora? Harvard potrebbe non cedere: l’ateneo starebbe preparando un ricorso in tribunale, dopo che un gruppo di prof ha già citato Trump per violazione del Civil Rights Act, accusandolo di punire idee sgradite. Il portavoce Jason Newton tuona: "Siamo pienamente impegnati a mantenere la capacità di Harvard di ospitare i nostri studenti e studiosi internazionali, che provengono da più di 140 Paesi e arricchiscono l’università – e questa nazione – incommensurabilmente. Stiamo lavorando rapidamente per fornire guida e supporto ai membri della nostra comunità. Questa azione di ritorsione minaccia gravi danni alla comunità di Harvard e al nostro Paese e mina la missione accademica e di ricerca di Harvard." Intanto, il Dipartimento di Sicurezza Nazionale ha dato 72 ore per consegnare prove su eventuali azioni "pericolose" o illegali degli stranieri negli ultimi 5 anni, o addio accesso. Che debacle!
