🚨 SCOOP! La filastrocca "Ambarabà ciccì coccò" nasconde segreti antichi! Linguisti e filosofi come Vermondo Brugnatelli e Umberto Eco la studiano, rivelando origini latine e significati nascosti. La filastrocca che terrorizza i bambini italiani da generazioni! #Ambarabà #CulturaItaliana #Nonsense #UmbertoEco
"Ambarabà ciccì coccò", una filastrocca italiana per bambini che serve da conta nei giochi, è un mistero affascinante, tramandato per generazioni con radici storiche e linguistiche incerte ma affascinanti. La versione più diffusa recita:
Ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che facevano l’amore
con la figlia del dottore;
il dottore si ammalò
ambarabà ciccì coccò!
L’origine del testo è un enigma: la musicalità e il ritmo hanno più importanza delle parole, ma c’è qualcosa di speciale. Il primo verso sembra insensato, il secondo ha senso compiuto, mentre dal terzo in poi, il significato è dubbio.
Ambarabà ciccì coccò, il possibile significato e le origini della filastrocca
Il linguista Vermondo Brugnatelli ha ipotizzato che l’incipit derivi dal latino antico "HANC PARA AB HAC, QUIDQUID QUODQUOD". Secondo Brugnatelli, "am" potrebbe venire da "hanc", "barabà" da "para ab hac", dove "para" è l’imperativo di "parare" e "ab hac" significa "da questa". Combinando queste interpretazioni, "am barabà ciccì coccò" potrebbe significare "Ripara questa (mano) da quest’altra (che fa la conta)", spiegando l’uso come conta nei giochi. La sequenza "ciccì coccò" potrebbe derivare da "quidquid" e "quodquod" tramite una trasformazione fonetica. Esempi simili sono tic tac, tip-tap, Qui Quo Qua, King Kong.
Anche Umberto Eco, nel suo "Secondo diario minimo" (1992), ha analizzato la filastrocca, sottolineando il suo carattere nonsense, tipico delle filastrocche popolari.
Come dice Eco, l’autore della filastrocca resta anonimo, e oggi "Ambarabà ciccì coccò" è diffusa in tutta Italia con varianti: alcune civette "facevano timore" alla figlia del dottore. Negli ultimi anni, la filastrocca è stata analizzata per significati profondi o morali, ma molti sottolineano il suo carattere ludico, privo di senso logico preciso, continuando a divertire e incuriosire.