L’UE sferra un colpo da KO alle Big Tech! La Commissione Europea ha appena affibbiato multe da capogiro: 500 milioni di euro ad Apple per aver bloccato gli sviluppatori come un bullo nel cortile della scuola, e 200 milioni a Meta per il suo discutibile “consenso o pagamento” che non lascia scelta vera. #BigTechSottoFuoco #UEvsSiliconValley #MultaMiliardaria
In un mondo digitale dove i giganti come Apple e Meta regnano sovrani, l’Unione Europea sta finalmente mostrando i muscoli con queste prime sanzioni epiche sotto il Digital Markets Act (DMA). Bruxelles non ci è andata leggera, accusando Apple di violare le regole anti-steering, impedendo agli sviluppatori di app di chiacchierare liberamente con gli utenti per promuovere offerte al di fuori dell’App Store – una mossa che puzza di monopolio vecchio stile. “Tassa multimiliardaria”, come l’ha definita Meta, è il grido di battaglia contro queste regole, ma l’UE non si ferma: Apple deve smettere di giocare sporco o rischia di più.
Meta, dal canto suo, è finita nel mirino per il suo modello pubblicitario che ti fa scegliere tra spiare i tuoi dati o pagare – una farsa che l’UE bolla come non conforme ai principi di scelta libera. Entra in vigore il DMA dal 2023, una legge che mira a domare i “gatekeeper” come Apple, Meta e altri, imponendo obblighi per una concorrenza più equa e meno abusata. Le violazioni? Costano care, fino al 10% del fatturato globale, e queste multe sono solo l’inizio di una guerra che potrebbe costare miliardi.
Ora, le due aziende hanno 60 giorni per rimettersi in riga, altrimenti arriveranno altre batoste. Apple si lamenta che le nuove regole mettono a rischio privacy e sicurezza, mentre Meta accusa l’UE di danneggiare le imprese europee con questa presunta “tassa multimiliardaria”. Ma hey, se non ti adegui, preparati a pagare: l’UE non sta scherzando, e queste sanzioni pionieristiche inviano un messaggio chiaro al mondo tech – o cambiate, o pagate!