Negli ultimi anni si sono registrati aumenti significativi di zanzare presenti nelle abitazioni anche durante il periodo autunnale e invernale. Questo fenomeno è attribuibile al riscaldamento globale che ha portato a temperature medie più elevate, in particolare nelle aree urbane definite “isole di calore”, così come all’influenza dell’illuminazione notturna. Le temperature miti e le prolungate ore di luce stanno ritardando l’ingresso delle zanzare nella loro fase di quiescenza invernale, nota come diapausa.
Il ciclo vitale delle zanzare e in che periodo sono attive
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Le zanzare mostrano il loro massimo attivismo nelle calde temperature estive, entrando poi in diapausa nella fase adulta quando iniziato il periodo autunnale, influenzate dalla diminuzione della temperatura e dalla riduzione delle ore di luce. Nella specie comune, Culex pipiens, la diapausa si verifica dopo che le temperature diventano più fresche e le giornate più corte. La zanzara tigre, Aedes albopictus, affronta il periodo invernale principalmente come uovo, poiché la femmina non sopravvive alle basse temperature. Essa depone, quindi, in rifugi sicuri migliaia di uova che si schiuderanno con l’arrivo del caldo.
Perché le zanzare sono attive anche in inverno e nei mesi freddi
In queste latitudini, la diapausa della zanzara comune dipende da un fotoperiodo inferiore a dodici ore e da una temperatura media inferiore a 18 °C. Tuttavia, i cambiamenti climatici stanno influenzando i cicli vitali di questi insetti, accorciando la diapausa a causa di fattori come un autunno mite, le isole di calore e l’inquinamento luminoso. La luce artificiale può interrompere la diapausa, prolungando la sopravvivenza degli esemplari nelle aree urbane.
Studi in laboratorio hanno evidenziato che l’esposizione a temperature elevate, simili a quelle delle isole di calore, può stimolare lo sviluppo ovarico e la ricerca di sangue da parte delle femmine anche in inverno. Ricerche effettuate negli Stati Uniti hanno mostrato che brevi aumenti di temperatura in autunno possono mantenere fertile la femmina di Culex e indurla a nutrirsi di sangue anche nella parte finale della stagione.
La sopravvivenza delle zanzare in inverno e la salute pubblica
Le alterazioni delle temperature stagionali non solo favoriscono la sopravvivenza di specie esotiche, ma anche la diffusione di malattie virali tipiche di regioni tropicali e subtropicali. Le zanzare del genere Culex sono vettori per il virus della Febbre del Nilo Occidentale e la zanzara tigre, Aedes albopictus, è veicolo per diverse malattie virali, tra cui Dengue, Chikungunya, Zika e Febbre gialla.
Nei climi tropicali, le popolazioni di zanzara tigre rimangono attive tutto l’anno. Tuttavia, anche in altre aree geografiche, la prolungata attività di queste zanzare in inverno e il ritardo della diapausa costituiscono una minaccia poiché consentono ai vettori di mantenere la capacità di trasmissione di virus anche nel periodo autunnale.
La comprensione dei meccanismi di adattamento delle zanzare è cruciale per elaborare strategie di prevenzione efficaci. A tal fine, un’iniziativa di monitoraggio chiamata “Mosquito Alert” è stata lanciata in diversi paesi europei per studiare la diffusione delle zanzare invasive, potenziali portatori di malattie come Zika, Dengue e Febbre del Nilo Occidentale.