Bagnanti aggrediti da sarago piranha sulle spiagge italiane, senza necessità di allarme: origini, identificazione e luoghi frequentati

Pesci affamati attaccano bagnanti in Costiera! “Le temperature del mare stanno rendendo i saraghi più aggressivi?” Con il Mediterraneo che bolle come una zuppa, orde di sarago maggiore stanno mordicchiando piedi e caviglie di ignari turisti. È l’estate dell’orrore marino: ferite lievi, ma che incubo! # # #

Incredibile, ma vero: nella splendida Costiera amalfitana e Penisola sorrentina, decine di bagnanti sono finiti sotto l’assalto di questi pesci solitamente innocui come il sarago maggiore (Diplodus sargus), uno dei più comuni nel Mar Mediterraneo. Immaginatevi lì, a godervi il sole, e bam! Un morso su caviglie o gambe che lascia piccole ferite, con rischi limitati solo a possibili infezioni batteriche. Ma chi l’avrebbe detto che queste creature, tipiche del nostro mare, si stessero trasformando in bulletti subacquei?

Secondo gli esperti, l’improvvisa aggressione potrebbe essere colpa dell’aumento delle temperature delle acque, che accende il metabolismo dei piccoli saraghi, rendendoli più affamati e meno amichevoli. Eppure, gli studi recenti non confermano del tutto questa teoria – chissà, forse è solo una scusa per i nostri errori ecologici. Comunque, non c’è panico: il sarago maggiore è un pesce ermafrodita protandro, con un corpo argenteo striato di linee nere, che vive fino a 70 metri di profondità tra rocce e praterie di Posidonia.

Questo bestione, che può arrivare a 45 cm e 2 kg, di solito si ciba di alghe, ricci di mare e molluschi, non di piedi umani. Ma se vi capita un morso, niente drammi: ferite leggere, al massimo un po’ di sangue, e solo in rari casi serve un medico – come quella donna con problemi di coagulazione. Nessun allarme vero per le spiagge italiane, eh, solo un sacco di bagnanti che affollano il mare e stressano questi poveri pesci, facendoli reagire come teppisti.

Perché i saraghi sono diventati più aggressivi? Beh, i giovani esemplari sembrano meno timidi, forse per le acque più calde che stimolano il loro appetito o per il caos di corpi in acqua durante l’estate. Gli studi non hanno prove certe, ma potrebbe essere una combo di clima impazzito e troppa gente che invade il loro territorio. Insomma, un mix di natura e stupidità umana – tipica estate italiana, no?

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