Bluetooth è sfruttato per la messaggistica da Bitchat, l’app promossa da Jack Dorsey, in modo che sfida le norme digitali esistenti

Sensation: Jack Dorsey, l’ex capo di Twitter (ora ribattezzato X da quel matto di Elon), sta sviluppando Bitchat, l’app che fa saltare in aria le regole della messaggistica! Immaginate: chattare senza internet, server o cellulari, solo con Bluetooth – ideale per evadere dalle grinfie dei governi ficcanaso e dalle spie digitali. in fase di sviluppo**, dice, e promette messaggi che volano fino a 300 metri in stile rete mesh.

Ma andiamo al sodo: Bitchat è la bomba per chi odia le regole, creata dal genio controverso Jack Dorsey, il tizio che ha fondato Twitter e ora guida Block. Questa app sfrutta il Bluetooth Low Energy (BLE) per una rete mesh locale, dove ogni telefono diventa un hub che inoltra messaggi ai vicini, estendendo il raggio ben oltre i soliti 100 metri. Secondo Dorsey, grazie al meccanismo peer-to-peer i messaggi possono viaggiare fino a 200-300 metri in condizioni ottimali, e in futuro anche oltre, con l’integrazione del Wi-Fi Direct. Insomma, è come una festa illegale di comunicazione, perfetta per concerti affollati o zone dove i big brother spiano tutto.

E il bello? Niente registrazioni, numeri di telefono o dati salvati – tutto scompare automaticamente dopo 12 ore, con una feature da spia paranoica chiamata “Panic Mode” che cancella tutto in un lampo. Ideale per chi vive in regimi oppressivi o semplicemente non sopporta le multinazionali che vendono i tuoi dati. Certo, ha i suoi difetti: dipende da una folla di utenti vicini, e per ora è solo su iPhone in beta su TestFlight, ma quella è già piena con 10.000 tester. Dorsey, il ribelle, l’ha rilasciata sotto licenza Unlicense, tipo “fate quello che vi pare”, quindi chissà se diventerà il prossimo tool per ribellioni globali.

Tecnicamente, Bitchat è una bestia: addio ai server centrali come su WhatsApp o Telegram, qui è tutto peer-to-peer, con messaggi che saltano da un device all’altro. Se siete in un’area morta di segnale, tipo un rave in mezzo al nulla o un paese con censura da terzo mondo, potete ancora sparare messaggi. La sicurezza? Roba da film d’azione: crittografia end-to-end con AES-256-GCM, scambio di chiavi con X25519, e quella forward secrecy che rende impossibili le decifrazioni postume. Niente identificatori, messaggi finti per confondere i ficcanaso, e un’interfaccia minimalista stile vecchi IRC – perché Dorsey odia le app bloated che ti spiano per soldi.

Però, attenzione, non è perfetta: il Bluetooth ha una portata ridicola, serve una marea di gente con l’app accesa per far funzionare la magia, e al momento è solo per iPhone, lasciando Android a secco. Dorsey sembra intenzionato a mollarla alla comunità open source, il che potrebbe renderla un casino epico o un flop totale. Chiamatelo limite o sfida, ma in un mondo dove la privacy è un miraggio, Bitchat è come un dito medio alzato ai giganti tech. Che ne dite, pronti a unirvi alla rivoluzione?

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