Credit: INGV
La concentrazione di idrogeno solforato all’interno delle fumarole dei Campi Flegrei è in aumento, un fenomeno che sembra essere collegato alla crisi bradisismica in corso. Queste sono le conclusioni del nuovo studio "Escalation of caldera unrest indicated by increasing emission of isotopically light sulfur", pubblicato il 24 gennaio su Nature Geoscience. L’analisi riguarda la risalita di magma nell’area e coinvolge un team di ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, insieme all’Università degli Studi di Palermo, all’Università di Cambridge e al Woods Hole Oceanographic Institute.
Aumento del gas nelle fumarole
Il team ha monitorato e analizzato i dati dal 2018, osservando un progressivo aumento della concentrazione di idrogeno solforato (H2S) nelle fumarole. Questa variazione non è imputabile esclusivamente a processi idrotermali superficiali, come ipotizzato in precedenza, ma è probabilmente influenzata anche da un incremento dei gas provenienti dal magma flegreo. Come confermato dall’INGV in una recente nota, il maggiore trasporto di questi gas verso la superficie ha contribuito al riscaldamento del sistema idrotermale e a un aumento della sismicità nell’area flegrea, determinando una crescente mobilizzazione dello zolfo intrappolato nei minerali idrotermali.
Considerazioni sull’attuale crisi
Questa osservazione potrebbe rappresentare un’ulteriore evidenza del coinvolgimento magmatico nell’attuale crisi bradisismica. Giovanni Chiodini, Dirigente di Ricerca Associato presso l’INGV, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta: "La vera novità del nostro lavoro è aver documentato una chiara evoluzione nell’origine dello zolfo. Il crescente contributo magmatico nei gas suggerisce una importante evoluzione nella dinamica del sistema vulcanico flegreo dal 2018." Tuttavia, è importante precisare che ciò non implica un’imminente eruzione vulcanica, ma evidenzia l’importanza di monitorare e prevenire potenziali eventi in quest’area sensibile.
Per approfondire l’argomento, ecco un mini-documentario sui Campi Flegrei e la loro possibile eruzione: