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Cause, conseguenze e prevenzione dei fenomeni chimici: tutto ciò che devi sapere per affrontarli efficacemente.

La sicurezza aerea si confronta con vari rischi, e uno dei più pericolosi e imprevedibili è certamente il bird strike, ovvero gli impatti tra aeromobili e uccelli durante le diverse fasi del volo come il decollo, l’atterraggio o la crociera. Questi incidenti, sebbene poco frequenti, possono avere conseguenze drammatiche, compromettendo la sicurezza del volo. Secondo la Federal Aviation Administration, ogni anno si registrano oltre 10.000 bird strike negli Stati Uniti, generando danni e ritardi che ammontano a circa 400 milioni di dollari. A livello mondiale, il costo complessivo si stima attorno ai 1,5 miliardi di dollari.

I danni provocati dal bird strike

La tipologia dei danni subiti dagli aerei a causa degli impatti con gli uccelli dipende strettamente dal tipo di aeromobile coinvolto. Gli aerei di dimensioni più contenute, come quelli a elica, sono generalmente più vulnerabili, poiché operano a quote inferiori. In tali circostanze, l’impatto degli uccelli può causare lesioni strutturali significative, incluso il danneggiamento dei parabrezza della cabina di pilotaggio o compromissioni nelle superfici di controllo del volo.

Per i grandi aerei di linea, i motori sono le componenti più suscettibili agli urti con i volatili. Nonostante le pale delle turbine siano progettate con materiali resistenti come il titanio, possono comunque subire danni da ossa, becchi e altre parti degli uccelli. Questo porta a deformazioni, crepe o addirittura alla rottura di intere pale. Tali eventi possono alterare il flusso d’aria all’interno del motore, causando una diminuzione della spinta o, nei casi più gravi, un guasto totale del motore. Durante la fase di certificazione, i motori a turbina vengono testati per garantire che possano gestire l’ingestione di volatili fino a 2 kg, così da limitare i danni al motore stesso e preservare l’integrità del resto dell’aeromobile.

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Strategie per prevenire i bird strike

Per ridurre il rischio di bird strike, i piloti devono mantenere alta la vigilanza durante le fasi critiche del volo, in particolare durante il decollo e l’atterraggio, momenti in cui la probabilità di impatti con i volatili è massima. È importante che eventuali avvistamenti di uccelli vengano comunicati tempestivamente ai controllori di volo, che provvederanno a informare i voli successivi. Inoltre, i piloti dovrebbero tentare di ascendere oltre i 3.000 piedi (900 metri) il più rapidamente possibile dopo il decollo, poiché la maggior parte dei bird strike si verifica a quote inferiori.

Anche gli aeroporti giocano un ruolo fondamentale nella mitigazione della presenza di volatili all’interno degli spazi aerei. Diverse misure vengono adottate, come la modifica dell’habitat (ad esempio, gestione della vegetazione e rimozione dei rifiuti) e l’impiego di deterrenti acustici e visivi. Questi possono includere cannoni a gas, richiami di predatori e luci stroboscopiche. Tecnologie innovative, tra cui droni, laser a bassa potenza e sistemi radar avanzati, sono sempre più utilizzate per monitorare e allontanare i volatili dagli aeroporti. Infine, metodi tradizionali come la falconeria si dimostrano efficaci, poiché l’utilizzo di falchi come predatori naturali contribuisce a creare un ambiente ostile per gli uccelli più piccoli, spingendoli a cercare rifugio altrove.

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