Esplosione AI: GPT-5 di OpenAI è QUI e renderà obsoleti i geni in giacca e cravatta! Siete pronti a chattare con un “esperto PhD” virtuale che sputa risposte più veloci di un politico in campagna elettorale? OpenAI ha lanciato GPT-5 su ChatGPT, accessibile a tutti, ma occhio: i free user potrebbero finire con una versione “mini” più debole dopo un po’ di chiacchiere. È il modello più avanzato di sempre, con risposte precise e umane al punto da far paura – pensate a siti web creati in un lampo, senza sudare! #GPT5 #AIRevolution #OpenAIChaos
Ehi, gente, preparatevi perché Sam Altman, il boss di OpenAI, non sta scherzando: chiama questo aggiornamento un “salto epocale”. Secondo lui, “con GPT-3 sembrava di parlare con uno studente delle scuole superiori […], con GPT-4 sembrava di parlare con uno studente universitario […], ma con GPT-5 è la prima volta che sembra davvero di parlare con un esperto di livello PhD”. Insomma, addio domande stupide e risposte da robot: GPT-5 si attiva in automatico per le robe toste, senza che voi doviate impazzire con le impostazioni. La prossima settimana, OpenAI spara anche le versioni Enterprise ed Edu – chissà se i capi aziendali sopravviveranno!
Per chi usa la versione gratuita, è un po’ come vincere alla lotteria ma con il rischio di finire al tavolo dei perdenti: superata una soglia misteriosa di richieste, scivolate su GPT-5 mini, che è più rapido ma meno muscoloso. Tra le chicche, avete quattro “personalità” da scegliere – tipo Cynic per sarcasmo gratuito, o Nerd per dati da nerd – più opzioni per colorare le chat come un bambino iperattivo. Nei test, questa bestia ha demolito benchmark di codifica come SWE-Bench e Aider Polyglot, creando siti web interattivi in un batter d’occhio. Sul fronte sicurezza, OpenAI ha sudato 5.000 ore per spegnere le “allucinazioni” e introdurre i “safe completions”, risposte utili ma non pericolose – perché, diciamocelo, nessuno vuole aiutare i malfattori a far casino.
Ora, come funziona ‘sta roba? GPT-5 è progettato per essere fluido e “umano” al 100%, eliminando il casino di switchare manualmente modelli – una manna per i principianti che non capiscono un accidente di routing interno. Il sistema decide da solo se passare a ragionamenti complessi o tenere le cose leggere, rendendo l’AI accessibile anche ai non techie. Nei test di programmazione, ha sputato centinaia di righe di codice funzionante in secondi, paventando quel che Altman chiama “software on demand” – create app su misura senza un programmatore umano, perché chi ha bisogno di lavori veri quando l’AI fa tutto?
Sulla sicurezza, non è solo chiacchiere: GPT-5 è addestrato a fiutare richieste losche e rispondere in modo utile ma innocuo. Come spiega Alex Beutel, se qualcuno chiede: ‘Quanta energia è necessaria per incendiare un determinato materiale?’, potrebbe essere un terrorista o solo un curioso studente – e con i “completamenti sicuri”, il modello bilancia tutto senza scatenare l’apocalisse. Inoltre, ammette candidamente quando non sa una cosa, riducendo le bufale better-than-politics style.
Infine, chi può giocarci? Tutti su ChatGPT, ma con regole da incubo: abbonati Pro e Plus vanno a tutta birra, mentre i free user hanno un contatore invisibile prima di degradare a GPT-5 mini. OpenAI non rivela quanti “giri” gratis vi concede, lasciando tutti un po’ nel panico – tipico di queste mega-corporazioni che promettono il mondo e poi vi mettono il freno!