Chi ha creato il progetto e quali motivazioni ci sono dietro il suo sviluppo.


Il primo malware della storia: Creeper

Il Creeper è un’opera di malware pionieristica, sviluppata nel lontano 1971. Al contrario delle intenzioni malevole dei malware moderni, il Creeper non era stato progettato per causare danni, ma piuttosto come un esperimento per studiare le capacità dei programmi autoreplicanti. L’ingegnere Bob Thomas fu l’artefice di questo innovativo malware, lavorando presso la pionieristica azienda BBN Technologies, preminente nello sviluppo dell’ARPANET, precursore dell’attuale Internet che fu lanciato ufficialmente nel 1983.

Le radici del Creeper

Nel 1971, presso BBN Technologies di Cambridge, si gettarono le basi per il Creeper. L’azienda aveva un ruolo chiave nello sviluppo delle reti informatiche, incluso l’ARPANET. Bob Thomas, uno degli ingegneri di BBN, desiderava dimostrare la fattibilità di un programma in grado di spostarsi autonomamente tra computer interconnessi. Alla fine degli anni ’60, i computer DEC PDP-10 erano diffusi e utilizzavano il sistema operativo TENEX, scelto da Thomas per il suo esperimento.

Il Creeper non aveva intenzioni dannose; non cancellava dati né comprometteva i sistemi. Il suo unico scopo era quello di replicarsi e di “viaggiare” da un computer all’altro, accompagnato dal messaggio giocoso: “I’M THE CREEPER. CATCH ME IF YOU CAN!”. Questa frase era tutto ciò che gli utenti vedevano sul proprio terminale prima che il malware si spostasse su un’altra macchina.

Creazione di Reaper

Nonostante la mancanza di intenzioni malevole, il Creeper presentava un problema: come liberarsene? La risposta arrivò da Raymond Samuel Tomlinson, un altro ingegnere di BBN Technologies famoso per aver introdotto il simbolo @ nelle e-mail. Nel 1972, Tomlinson sviluppò Reaper, un software progettato per individuare e rimuovere Creeper dai sistemi infettati. È interessante notare che, a differenza del suo predecessore, Reaper aveva la capacità di trasmettere copie del proprio codice su altri computer. Così, Reaper può essere considerato il primo strumento anti-malware della storia, aprendo la strada a una lunga serie di soluzioni per contrastare le minacce informatiche.

Vale la pena sottolineare che, sebbene definito il primo malware, il Creeper non era un virus vero e proprio, ma piuttosto un worm. I virus, infatti, richiedono l’infezione di file per diffondersi, cosa che il Creeper non faceva.

Per completezza, il primo virus informatico comparve circa dieci anni dopo, nel 1982, con il nome di Elk Cloner. Creato da Richard Skrenta, quindicenne all’epoca, infettava il sistema operativo Apple DOS dell’Apple II. Ma questa è un’altra storia.

Sommario: L’importanza del Creeper come primo malware della storia, Fonte Verificata

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