La situazione attuale in Siria
Negli ultimi giorni, la Siria ha conosciuto un’escalation di violenza che ha provocato la morte di circa 800 civili alawiti, una minoranza sciita. Questa comunità è prevalentemente presente nelle province di Latakia e Tartus, aree tradizionalmente legate alla famiglia di Bashar al-Assad, deposto il 8 dicembre scorso dalle forze di opposizione. L’attuale presidente del governo, Ahmad al-Sharaa, era in precedenza leader del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e ha proclamato un editto per garantire la libertà di culto alle minoranze, inclusi gli alawiti. Tuttavia, le tensioni persistono, con scontri violenti tra le forze di sicurezza di Damasco e miliziani alawiti, sfociando in massacri indiscriminati.
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Il contesto politico
Dopo la caduta del regime di Assad, il nuovo governo ha promesso un approccio pacifista, ma la realtà sul campo contraddice queste affermazioni. Gli scontri sono intensificati, con un numero crescente di civili alawiti coinvolti nelle violenze. La provincia di Latakia, in particolare, è stata teatro di numerosi attacchi, evidenziando la fragilità della situazione e la difficile coesistenza tra diverse fazioni.
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Negli ultimi giorni, in Siria c’è stata una grave escalation di violenza che ha visto l’uccisione di circa 800 civili alawiti, minoranza sciita presente nella regione di Latakia e Tartus alla quale appartiene la famiglia di Bashar al-Assad, ex presidente della Siria deposto l’8 dicembre scorso dalle forze di opposizione al regime attualmente rifugiato a Mosca, storica alleata del dittatore. Tra gli oppositori del regime c’era anche il gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) di cui era leader Ahmad al-Sharaa, attualmente presidente ad interim del Paese. Poco dopo aver rovesciato il regime, il governo di al-Sharaa aveva pubblicato un editto per garantire libertà di culto alle minoranze religiose del Paese – alawiti compresi – ma nonostante questa dichiarazione dagli apparenti contorni pacifisti, gli scontri tra le forze di sicurezza di Damasco e i miliziani alawiti fedeli ad Assad hanno portato a massacri indiscriminati anche di civili, concentrati soprattutto nella provincia di Latakia, nell’ovest della Siria.
Credit: Creative Commons Attribution 4.0; via Wikimedia Commons