Il consumo di aglio e cipolla è associato alla produzione di alito sgradevole, causato da molecole volatili che si sviluppano durante il loro consumo. Tra queste, l’allil metil sulfide, una volta assorbita nel circolo sanguigno, raggiunge i polmoni e viene espulsa attraverso la respirazione. È importante notare che l’alito cattivo derivante da questi alimenti non è causato da residui presenti in bocca, ma si origina da processi metabolici nel corpo. Alcuni alimenti come prezzemolo, menta, mele e latte possono contribuire a ridurre significativamente l’odore sgradevole.
Composizione chimica di aglio e cipolla
Son noti scientificamente come Allium sativum e Allium cepa, rispettivamente. Entrambi appartengono alla famiglia delle Alliaceae, la quale comprende anche altri vegetali come scalogno e porro. Le molecole responsabili dell’odore caratteristico di aglio e cipolla si sviluppano quando questi ortaggi vengono tagliati. L’alliina, presente all’interno delle cellule, entra in contatto con l’enzima allinasi, generando allicina, che si degrada rapidamente in vari composti volatili solforati, tra cui l’allil metil solfuro, il diallil solfuro, l’allil metil disolfuro e l’allil mercaptano.
Origine dell’alito cattivo
Quando l’aglio e la cipolla vengono consumati, le molecole che li compongono possono risalire lungo l’esofago, contribuendo a un alito sgradevole immediato. Tuttavia, la persistenza dell’odore anche ore dopo l’assunzione è attribuibile al fatto che composti come l’allil metil solfuro rimangono nel corpo per lungo tempo. Questi composti, dopo aver attraversato l’apparato digerente, raggiungono il fegato. Solo una parte viene metabolizzata, mentre il resto entra nella circolazione sanguigna e arriva ai polmoni per essere espulso con il respiro, emanando un odore sgradevole.
Strategie per mitigare l’alito di aglio o cipolla
Malgrado il cattivo odore non sia indicativo di patologie, può risultare fastidioso in situazioni sociali. Alcuni studi suggeriscono che l’assunzione di alimenti come prezzemolo, menta, lattuga e mele può ridurre la presenza di composti volatili solforati fino al 50%, grazie all’azione di polifenoli e enzimi che neutralizzano tali molecole. Anche latte e yogurt sembrano contribuire a migliorare l’alito, probabilmente grazie alla loro composizione di acqua e grassi, che aiutano a ridurre la volatilità dei composti responsabili dell’odore.