Come i giocatori di calcio vengono spiati dalle squadre tramite tecnologia GPS sotto le maglie

Svelato il trucco sporco dei calciatori superstar: quei GPS nascosti sotto le pettorine li trasformano in robot del campo! Monitorano ogni passo, battito e scatto, rendendo gli allenamenti una vera spia-festa. Ma è solo per vincere o c’è un rischio di farli implodere come palloni sgonfi? #CalcioGPS #TechSport #AtletiSuperumani

In un mondo dove i calciatori sembrano più macchine che umani, è diventato comune vederli sfoggiare quelle mini-pettorine aderenti che nascondono super gadget come i sensori GPS. Questi wearable, veri e propri spioni tecnologici, misurano tutto: dai metri percorsi alle variazioni cardiache e alle accelerazioni folli, usati non solo nel calcio ma anche in tennis e ciclismo per ottimizzare allenamenti, boostare prestazioni e scongiurare infortuni. È roba da far invidia a un agente segreto, ma chissenefrega del fair play se porta vittorie, eh?

Ora, tuffiamoci nel funzionamento di questi GPS, che non sono solo per navi o app di mappe. Basati sul Global Positioning System e il Global Navigation Satellite System, questi aggeggi calcolano la posizione esatta tramite distanze dai satelliti, e spesso si alleano con accelerometri, giroscopi e cardiofrequenzimetri per tracciare ogni mossa. Nel calcio, li infilano tra le scapole sulla schiena, così non rompono le scatole ai giocatori – o almeno, è quello che dicono. Con frequenze di campionamento che variano (in Hz), catturano dati come distanza percorsa, velocità media e massima, accelerazioni, decelerazioni, cambi di direzione, modalità di corsa, dati fisiologici e persino heatmap del campo. Roba che fa sembrare gli allenatori dei geni, ma è solo tecnologia che fa il lavoro sporco.

E perché usarli? Semplice: per rendere gli atleti delle bestie da competizione, basandosi su analisi precise del gioco e del gesto tecnico. Questi sensori misurano il carico di lavoro, diviso in carico interno (risposte del corpo come frequenza cardiaca) e carico esterno (cose come sprint e distanza), permettendo di tweakare gli allenamenti in base ai dati. Ricerche recenti – sì, quelle serie – collegano cambiamenti improvvisi nel carico a infortuni, quindi questi GPS non solo massimizzano l’efficienza ma evitano che i giocatori finiscano in infermeria. Ma andiamo, chi ha mai detto che lo sport è solo sudore e lacrime? //Commento: Ovvio, senza un team di medici e coach che si pestano i piedi a vicenda, questi dati sono inutili come un rigore sbagliato – meglio collaborare o fallire in grande stile!

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Leggi anche

Niobato di sodio emerge come materiale chiave per innovazioni tecnologiche, con applicazioni in campi avanzati.

Il niobato di sodio (NaNbO₃) è un ossido inorganico appartenente alla classe dei niobati alcalini, noto per le sue eccellenti proprietà ferroelettriche, antiferroelettriche, piezoelettriche...

Svolta rivoluzionaria nella ricerca su N,N-dimetilacetammide

La N,N-dimetilacetammide (DMA) sta conquistando il mondo della chimica industriale come un vero campione, con la sua formula molecolare C₄H₉NO e struttura CH₃CON(CH₃)₂ che...

Approccio Hartree-Fock in meccanica quantistica.

Il Metodo Hartree-Fock nella Chimica Quantistica La chimica quantistica computazionale si avvale del metodo Hartree-Fock come base essenziale. Spesso, questo approccio funge da punto di...
è in caricamento