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Come sono state realizzate le fondamenta di Venezia? Un’analisi ingegneristica del processo costruttivo.


Le fondazioni di Venezia: un capolavoro ingegneristico

La leggendaria di , immersa tra le acque laguna, viene spesso ammirata per la sua architettura unica e suggestiva. Oltre ai suoi monumenti e canali, un elemento fondamentale che ha reso possibile l’esistenza di questa città è la particolare tecnica di costruzione delle sue fondazioni, che le conferisce una stabilità straordinaria.

La tecnica costruttiva delle fondazioni veneziane

Le fondazioni di Venezia, conosciute anche come “fondazioni profonde”, sono composte da pali di legno che penetrano nel terreno sottostante. Questi pali, con diametri compresi tra 10 e 25 cm e lunghezze da 1 a 3,5 metri, vengono installati affiancati l’uno all’altro in modo molto fitto, garantendo una base solida per gli edifici della città.

La tecnica utilizzata per l’installazione dei pali era quella della percussione: i pali venivano infissi nel terreno tramite martellate, aumentando la loro resistenza grazie all’attrito laterale. Una volta posizionati, veniva creato un piano di appoggio sopra di essi costituito da strati di tavolato o pietrame, creando così una base solida e resistente.

Conservazione e problemi delle fondazioni

Pur essendo stati installati secoli fa, alcuni pali di legno a Venezia mostrano una straordinaria resistenza nel tempo. Tuttavia, vi sono rischi di degrado causati da batteri anaerobi presenti nel terreno, che possono danneggiare il legno, anche se in modo lento. Per contrastare questo fenomeno, sono stati sviluppati interventi di consolidamento e alternative moderne, come le fondazioni in calcestruzzo, che garantiscono maggiore durata e resistenza.

Un altro problema affrontato riguarda l’alterazione dei mattoni degli edifici a causa dell’umidità salmastra. Per prevenire danni ai mattoni, sono adottate soluzioni come l’utilizzo di barriere tecniche, come la pietra d’istria, che si è dimostrata efficace nel proteggere le fondazioni dall’umidità e dall’azione corrosiva del cloruro di sodio.

In conclusione, le fondazioni di legno veneziane sono un esempio straordinario di ingegneria che ha resistito prova del tempo, pur affrontando sfide legate all’ambiente unico della laguna. Grazie a interventi tecnologici e allo sviluppo di nuove tecniche, Venezia può continuare a mantenere intatta la sua bellezza e stabilità nel corso dei secoli.

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