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Come vengono manipolate le fiamme dai mangiafuoco senza bruciarsi?

La manipolazione del fuoco è una disciplina praticata fin dal Medioevo dai mangiatori di fuoco e dagli sputafuoco. Questi performer creano l’illusione di generare o consumare fiamme, ma la realtà è che interagiscono direttamente con esse, affrontando il calore che ne deriva. Questa forma d’arte richiede una notevole esperienza e conoscenza dei combustibili utilizzati, oltre a un’approfondita comprensione dei principi chimici che governano la combustione. Sebbene possa sembrare affascinante, la pratica del mangiare fuoco presenta rischi significativi, tra cui ustioni e potenziali malattie polmonari dovute all’esposizione prolungata a sostanze tossiche.

Tipologie di manipolazione del fuoco

La manipolazione del fuoco può essere suddivisa in due principali modalità: lo sputafuoco e il mangiatore di fuoco. Entrambe le tecniche si fondano su principi chimici basilari legati alla combustione. La combustione è infatti una reazione chimica che coinvolge un combustibile, un comburente, come l’ossigeno, e una fonte di calore. La presenza di questi tre elementi consente l’innesco e il mantenimento della reazione.

Gli sputafuoco avviano la combustione spruzzando un combustibile incendiario su una torcia già accesa, mentre i mangiatori di fuoco interrompono la combustione escludendo l’ossigeno necessario.

L’arte dello sputafuoco

Per generare fiamme, gli sputafuoco riempiono la bocca di combustibile, liquido o in polvere, e lo espellono su una torcia accesa. La nebulizzazione del combustibile permette di aumentarne la superficie esposta all’ossigeno, facilitando l’accensione. Combustibili comunemente utilizzati includono cherosene, paraffina liquida e alcuni alcol. Tuttavia, è fondamentale utilizzare soltanto combustibili a bassa volatilità per minimizzare il rischio di ritorno di fiamma. Nonostante queste precauzioni, i performer possono incorrere in problematiche di salute a causa dell’esposizione a sostanze tossiche.

La tecnica dei mangiatori di fuoco

I mangiatori di fuoco spengono le fiamme asportando l’ossigeno dalla torcia. Inserendo la torcia in bocca e chiudendo le labbra attorno, isolano la fiamma dal flusso d’aria. Utilizzano la legge fisica secondo cui l’aria calda tende a salire, mantenendo la testa inclinata indietro per evitare di assorbire il calore. Un altro approccio consiste nel soffiare aria per spingere la fiamma più lontano dalla bocca.

Sicurezza nella manipolazione del fuoco

Trattandosi di una pratica altamente pericolosa, i performer seguono rigorose norme di sicurezza. È fondamentale non inalare durante la manovra per evitare incendi imprevisti, così come proteggere le normali vie respiratorie dal contatto diretto con fiamme aperte. L’abbigliamento deve escludere materiali infiammabili, ed è consigliabile mantenere una buona umidità orale per ridurre il rischio di scottature. Nonostante le precauzioni, i mangiatori di fuoco sono frequentemente soggetti a irritazioni, ulcere e diverse malattie respiratorie dovute all’esposizione prolungata a fumi tossici.

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