Credit: [mapu] from Munchen, Deutschland, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Nella parte meridionale dell’Australia, a circa 850 chilometri da Adelaide, si trova Coober Pedy, una cittadina conosciuta per la sua rilevante produzione di opale, una pietra preziosa rara e molto ambita. Questo gruppo sparuto di edifici è immerso in un paesaggio che ricorda un ambiente alieno, caratterizzato da un suolo prevalentemente rosso. Contrariamente all’idea di una località desolata, la vita qui si svolge prevalentemente sottoterra. Vediamo quali sono le peculiarità della vita in questa zona arida.
L’evoluzione di Coober Pedy
La storia di Coober Pedy inizia nel 1915, quando due cercatori d’oro scoprirono ingenti depositi di opale nobile a una profondità poco considerevole. Sebbene avessero trovato un tesoro, si trovarono di fronte a sfide significative, come la distanza dai centri abitati, la scarsità d’acqua e temperature estreme che possono superare i 40 °C di giorno e scendere sotto zero di notte. Per affrontare la mancanza d’acqua, fu costruita una cisterna che veniva rifornita settimanalmente. Tuttavia, il problema del caldo e del freddo fu risolto scavando abitazioni nel sottosuolo, lungo i fianchi delle colline di arenaria per garantire un accesso pratico. Nei primi anni, molti reduci della Prima Guerra Mondiale si stabilirono qui, e negli anni Cinquanta, nuove scoperte di opale attrassero minatori da tutto il mondo.
La vita sotterranea
Attualmente, la popolazione di Coober Pedy è di circa 3500 abitanti, provenienti da 45 nazioni diverse, con la maggior parte degli individui che risiede sottoterra. Queste abitazioni ipogee non mancano di comfort: sono veri e propri appartamenti attrezzati, dotati di tutte le comodità moderne. L’approvvigionamento idrico è assicurato da una fonte sotterranea e l’elettricità è sempre disponibile, così come la possibilità di guardare la televisione e navigare in Internet. Le pareti, realizzate in arenaria, sono rivestite di stucco per prevenire la formazione di polvere. La temperatura rimane stabile e gradevole, grazie a sistemi di ventilazione che permettono il ricambio d’aria.
Inoltre, la vita sociale è vibrante e avviene all’interno di bar, ristoranti, piscine e luoghi di culto. Qui si svolgono regolarmente funzioni religiose. I visitatori possono trovare anche negozi, gallerie d’arte e hotel, con il turismo che di recente ha guadagnato importanza, specialmente quando le miniere più prolifiche hanno iniziato a esaurirsi. Molti di questi spazi sociali sono stati ricavati dalle miniere abbandonate e sono interconnessi attraverso una rete di gallerie sotterranee.
Processo di estrazione dell’opale
Gran parte degli abitanti di Coober Pedy è occupata nell’estrazione dell’opale, che si trova a profondità che variano dai 20 ai 30 metri. La sua formazione risale a un periodo compreso tra 20 e 50 milioni di anni fa, influenzata dalla presenza di rocce ricche di silice e da un clima caratterizzato da cicli di piogge seguiti da lunghi periodi di siccità. L’acqua piovana si infiltra nelle rocce, arricchendosi di silice, e successivamente, durante i periodi secchi, l’acqua evapora, lasciando depositi di silice che formano l’opale. Questo processo è incredibilmente lungo: sono necessari circa 5 milioni di anni per accrescere uno spessore di opale di un centimetro.
Un tempo, l’estrazione avveniva mediante l’uso di pale e picconi, ma oggi le attrezzature moderne includono trivelle. I pozzi di estrazione sono numerosi, creando una sorta di cratere nei dintorni di Coober Pedy. Dopo l’estrazione, l’opale grezzo viene separato dall’arenaria e pulito. Poi viene lavorato, levigato e tagliato in base all’utilizzo finale.
L’opale è considerata una pietra preziosa per le sue caratteristiche uniche. Composta da silice e acqua, possiede una struttura amorfa, priva di cristalli definiti come nel caso del quarzo. Tuttavia, la presenza di microsfere di silice conferisce all’opale nobile un’eccezionale capacità di rifrazione della luce, creando un meraviglioso effetto arcobaleno. La rarità dell’opale nobile è una delle ragioni della sua elevata valutazione nel mercato globale. I principali giacimenti trovabili al di fuori dell’Australia includono Etiopia, Brasile e Messico.