Credit: NASA/Goddard/University of Arizona
Campioni prelevati dall’asteroide Bennu nel 2018 e riportati sulla Terra nel 2023 dalla missione OSIRIS-REx della NASA contengono amminoacidi e basi azotate, i ‘mattoni della vita’ fondamentali per la costruzione di proteine, DNA e RNA. Tale affermazione è riportata in due articoli scientifici pubblicati su Nature e Nature Astronomy. Questa scoperta accentua l’ipotesi di una potenziale origine extraterrestre della materia organica alla base della vita sulla Terra.
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Origine chimica della biologia terrestre
I risultati suggeriscono che le basi chimiche della biologia terrestre potrebbero avere avuto origine nell’universo primordiale, su asteroidi primitivi come Bennu, attraverso reazioni chimiche avvenute miliardi di anni fa. Tali materiali potrebbero quindi essere stati trasportati sulla Terra a seguito di impatti con il nostro pianeta.
La missione OSIRIS-REx, lanciata dalla NASA nel 2016, ha come obiettivo primario l’approfondimento della formazione del Sistema Solare e dell’origine della vita, attraverso l’analisi di materiale prelevato da Bennu, un asteroide vicino alla Terra, ma senza rischio di impatto nei prossimi 150 anni. Le probabilità di impatto nel secondo metà del prossimo secolo saranno ricalcolate dopo un passaggio ravvicinato di Bennu con la Terra nel 2135.
Molecole organiche su Bennu
La superficie di Bennu ha mostrato una notevole varietà di molecole organiche, tra cui 14 dei 20 amminoacidi che formano le proteine terrestri e tutte e cinque le basi azotate del DNA e RNA. La presenza di composti inorganici essenziali per la sintesi di tali molecole suggerisce che Bennu possedesse condizioni chimiche favorevoli alla loro formazione nei primordi del Sistema Solare.
Gli amminoacidi, fondamentali per la costruzione delle proteine che svolgono numerose funzioni cellulari, e le basi azotate, essenziali per l’informazione genetica, sono stati rinvenuti in forma racemica, escludendo l’ipotesi di contaminazione terrestre. Inoltre, sono state identificate tracce di composti inorganici ricchi di carbonio e azoto, indicativi della presenza di soluzioni acquose che avrebbero favorito la formazione di molecole organiche.
Implicazioni della scoperta
La scoperta di materiale organico su Bennu supporta l’idea che l’origine della materia organica alla base della vita potrebbe risalire a eventi avvenuti nell’universo. Tali prove sono complicate da ottenere sulla Terra, a causa della distruzione di tracce organiche antiche dovuta a processi geologici. In contrapposizione, asteroidi come Bennu, formatisi insieme al Sistema Solare e rimasti relativamente incontaminati, offrono una prospettiva sulla composizione chimica primordiale.
Sebbene non siano stati trovati organismi sulla superficie di Bennu, la presenza di queste molecole organiche suggerisce che gli asteroidi potrebbero aver giocato un ruolo cruciale nel fornire l’ambiente ideale per la sintesi delle biomolecole. Una volta trasportate sulla Terra, potrebbero aver dato origine alle macromolecole necessarie per la vita. Non si può escludere nemmeno la possibilità che queste molecole organiche abbiano raggiunto altri pianeti, dove condizioni simili potrebbero aver favorito l’emergere di forme di vita.