Divieto di uso di schwa e asterischi
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emesso una circolare che vieta l’uso di segni grafici come lo schwa (ə) e l’asterisco (*) nelle comunicazioni ufficiali delle scuole italiane. La decisione mira a garantire chiarezza e uniformità, evitando confusioni nelle comunicazioni istituzionali.
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Considerazioni dell’Accademia della Crusca
Nella nota si evidenzia che lo schwa non è riconosciuto dalla lingua italiana e non viene accettato neanche dall’Accademia della Crusca. L’asterisco è considerato inadeguato nell’ambito della comunicazione pubblica e giuridica, in quanto potrebbe generare incomprensioni tra gli utenti.
Implicazioni per la comunicazione pubblica
Il Ministero sottolinea che l’uso di simboli grafici non conformi può compromettere la comprensione dei testi, rendendo inadeguate le sperimentazioni innovative in contesti giuridici e burocratici, dove la chiarezza è fondamentale.
Cos’è lo schwa e perché il Ministero dell’Istruzione ne ha vietato l’uso insieme all’asterisco
Niente più schwa e asterischi nelle scuole italiane: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato una circolare alle scuole per chiarire che nelle comunicazioni ufficiali non si dovranno più utilizzare segni grafici non conformi alle regole della lingua italiana come lo schwa (ə) e l’asterisco (*) per non compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale. Nella nota del Ministero, emessa il 21 marzo, si ribadisce che il simbolo grafico dello schwa essendo estraneo alla nostra lingua non è stato riconosciuto nemmeno dall’Accademia della Crusca:
L’asterisco non è […] utilizzabile, a nostro parere, in testi di legge, avvisi o comunicazioni pubbliche, dove potrebbe causare sconcerto e incomprensione in molte fasce di utenti, né, tanto meno, in testi che prevedono la lettura ad alta voce. (per impossibilità fonetica) Lo stesso vale per la schwa […]”
[…] La lingua giuridica e burocratica non è sede adatta per sperimentazioni innovative che portano alla disomogeneità e compromettono la comprensione dei testi.