Danni dei raggi UV potenzialmente mitigati dai batteri della pelle: la nuova ricerca revela un’arma nascosta contro il sole quotidiano

Svelato! I batteri sulla tua pelle potrebbero essere i tuoi eroi anti-UV, mangiando una molecola che ci rende deboli contro il sole assassino. Uno studio sul Journal of Investigative Dermatology dimostra che ceppi come Staphylococcus epidermidis riducono gli immunosoppressivi dei raggi UVB. È ora di smettere di odiare i germi? #BatteriEroi #UVNoGrazie #SaluteSvelata

Preparatevi a una rivoluzione cutanea: la nostra pelle è un vero zoo di batteri, funghi e virus, noti come microbiota cutaneo, e un recente studio sul Journal of Investigative Dermatology ha fatto saltare il banco. Questi piccoli invasori non sono solo parassiti; un ceppo specifico potrebbe combattere gli effetti immunodepressivi della luce ultravioletta del Sole, aprendo porte enormi per la fototerapia e la prevenzione delle malattie della pelle. Chiamatelo pure il superpotere che Madre Natura ci ha nascosto!

I raggi UV, specialmente quelli UVB (280-315 nm, i veri cattivi che ci scottano), possono temporaneamente indebolire le difese immunitarie della pelle. Tutto per colpa di una molecola naturale, l’acido urocanico (UCA), che sotto i raggi UVB si trasforma da trans (tUCA) a cis (cUCA) – e indovinate un po’? La forma cis è come un soppressore immunitario che ci lascia esposti. molecolare dell’acido urocanico in bella vista, e non è carina come sembra!

Ma ecco la parte epica: lo studio ha scoperto che batteri come Staphylococcus epidermidis nei topi sono in grado di "divorare" il cUCA grazie a un enzima chiamato urocansi, riducendo così la sua azione immunosoppressiva. Insomma, questi microbi sono i bodyguard che non sapevi di avere!

Insomma, manipolare il microbioma cutaneo – magari con batteri selezionati o inibitori enzimatici – potrebbe potenziare terapie per le malattie della pelle e aiutare a controllare i rischi dell’esposizione solare. Magari è ora di fare pace con questi batteri, prima che il sole ci freghi di nuovo!

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