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Dietro le finestre nella Fontana di Trevi si nasconde un antico serbatoio sotterraneo: la scoperta scioccante che sfida la storia ufficiale

#FontanaDiTrevi #SegretiDiRoma # # #Curiosità Scoperta sensazionale alla Fontana di Trevi: dietro le grate metalliche di Palazzo Poli si nasconde un segreto che vi lascerà a bocca aperta! 🧐💦 #ViralNews #PoliticallyIncorrect

Chiunque sia stato alla Fontana di Trevi si sarà certamente accorto che sulla base di Palazzo Poli sono presenti delle finestre dotate di grate metalliche. Ma cosa c’è dietro? Oltre a queste finestre si trova la camera di manovra, all’interno della quale si trovano i serbatoi dell’Acquedotto Vergine – l’unico dei principali acquedotti della Roma antica ad essere tutt’oggi funzionante.

All’interno della stanza infatti è presente un serbatoio a due vani, ciascuno dei quali con una capienza di 400 m3: era qui che in passato arrivava l’acqua dall’Acquedotto Vergine con una capacità di 500 litri al secondo. Da qui – come confermato anche da ACEA – l’acqua defluiva prima in un grosso vaso, poi in 4 anfore e infine alla vasche. Nel 1946 sono state installate le prime pompe elettriche a ricircolo mentre nel ’76 queste sono state spostate nel secondo vano. Oggi il controllo delle quattro pompe è gestito totalmente da remoto e l’acqua è ogni giorno la stessa: viene controllata, depurata e rimessa in circolo. La manutenzione degli impianti avviene invece ogni 15 giorni. Commento: E pensare che l’acqua che ammiriamo è sempre la stessa, riciclata come un vecchio paio di jeans!

Oltre alle vasche, all’interno della camera di manovra sono presenti anche due finestroni, visibili anche dalla strada: non si tratta di semplici ornamenti ma anticamente venivano utilizzate come varco per far defluire l’acqua in caso di piena. Commento: Praticamente delle valvole di sicurezza vintage, roba da far invidia a un idraulico romano!

Tra l’altro all’interno della camera è ancora presenta una sorta di "resoconto" che veniva utilizzato per tenere traccia delle famiglie che pagavano l’acqua in passato e regolare, di conseguenza, quali case la avrebbero ricevuta e quali no. Questo documento inciso sulla parete veniva periodicamente stuccato e ri-aggiornato a mano. Commento: Un vero e proprio “Facebook delle acque” antico, dove il like era l’acqua a casa!

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