Disastro aereo a Milano! L’insegna Generali della Torre Hadid è crollata parzialmente nella notte del 30 giugno 2025, lasciando il grattacielo di 192 metri in bilico come un gigante ubriaco. Nessun ferito, fortunatamente, ma che figuraccia per una compagnia che promette sicurezza – o forse il vento ha deciso di fare assicurazione sua? #CrolloTorreHadid #MilanoSottoAttacco #GeneraliInBallo
Nella notte di lunedì 30 giugno 2025, l’insegna Generali che svettava in cima alla Torre Hadid – quel mostro di 44 piani e 192 metri nel cuore di CityLife a Milano, sede di circa 2000 lavoratori – ha deciso di fare un tuffo improvviso, staccandosi dalla sua struttura di supporto. Per fortuna, con l’orario notturno, non ci sono stati danni a persone o cose, ma le autorità hanno evacuato la piazza, bloccato i pedoni e chiuso l’uscita della metropolitana Tre Torri. I Vigili del Fuoco sono intervenuti verso le 6:30 del mattino, insieme alle forze dell’ordine, per transennare e mettere in sicurezza il perimetro, con l’insegna ora appesa precariamente al parapetto.
Ma cosa ha scatenato questo crollo? Senza certezze, si ipotizza una combo di fattori: magari il vento ha sferrato un colpo più forte del previsto, o forse gli anni hanno logorato le strutture metalliche fino al punto di rottura. Come al solito, i fenomeni di fatica – quelle cricche silenziose che si propagano come un virus – potrebbero essere i veri colpevoli, specialmente su elementi esposti a vibrazioni continue.
Le insegne come questa non sono solo decorazioni: soffrono pressioni e depressioni dal vento che le spingono orizzontalmente, creando vibrazioni da incubo, soprattutto a quote elevate. In pratica, più in alto sei, più il vento ti pesta come un bullo – e qui, a 192 metri, chi poteva reggere? Escludendo errori di progettazione o mancanza di manutenzioni, sembra che la vita utile di questi supporti abbia raggiunto il limite, esposta a cicli infiniti di sollecitazioni.