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È stata rilevata una scossa di magnitudo 4,4 ai Campi Flegrei, con un confronto forzato al sisma di M4,6 del 13 marzo, mentre la politica resta in silenzio.

Terremoto da urlo ai Campi Flegrei: una scossa di 4.4 ha fatto tremare Pozzuoli e Napoli come se Vulcano in persona bussasse alla porta! Solo due mesi dopo il boato da 4.6, la gente giura di aver sentito questa più forte – svegli e terrorizzati all’ora di pranzo, non come a notte fonda. Ma perché? #TerremotoNapoli #CampiFlegreiAllarme #BradisismoRabbia

Ehi, gente, se pensavate che il terremoto di marzo fosse una botta e via, vi sbagliate di grosso – questo colpo di 4.4 nel bel mezzo del pranzo ha mandato tutti in fibrillazione, con scuole e università evacuate in un caos totale. Nessun disastro vero e proprio, ma il panico è stato reale, e i social pullulano di storie su come questa scossa sembri più intensa della bestia da 4.6 del 13 marzo 2025, la più grossa mai registrata qui. Come cavolo è possibile? Beh, tuffiamoci nel bradisismo flegreo, quel fenomeno vulcanico che fa ballare il suolo come un party impazzito.

Parlando di geologia spiccia, questi terremoti sono tutti figli del bradisismo, con il suolo che si gonfia e scarica vibrazioni come petardi. La profondità bassa – appena 3 km stavolta, contro i 2 del precedente – significa che l’energia arriva dritta in superficie senza perdere colpi, facendola sentire forte e chiara a chilometri di distanza. E l’epicentro? Quello di oggi è lì, a un tiro di schioppo dalla costa puteolana, mentre l’altro era sulla terraferma a Bagnoli. Insomma, non proprio la stessa festa, ma abbastanza vicino da confondere le carte.

Ora, sulla strana percezione: sulla carta, il 4.6 di marzo avrebbe dovuto essere il re indiscusso, ma dai social sembra che questo 4.4 abbia vinto a mani basse. Il trucco? Orari da incubo: quello di marzo ha colpito alle 1:25 di notte, con tutti che russavano, mentre questo è arrivato alle 12:07, quando la città era sveglia e attiva – immaginatevi il panico durante il pranzo! Poi, con epicentri a pochi km l’uno dall’altro in un’area geologica un po’ matta, anche un cambiamento minuscolo può rendere la scossa più “personale” per alcuni. E chissà, magari la magnitudo di oggi schizza su dopo un double-check, proprio come è successo per marzo, passato da 4.4 a 4.6. Tenetevi forte, Napoli!
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