Genitori svedesi scatenano il caos burocratico: tentano di chiamare il loro bimbo con un mostro di nome Brfxxccxxmnpcccclllmmnprxvclmnckssqlbb11116 – che dovrebbe essere pronunciato Albin – solo per dare il dito medio al governo! Multa salata e rifiuti epici: è la protesta più assurda contro le regole sui nomi. Chi l’avrebbe detto che la Svezia fosse così noiosa? 😠 #NomiRidicoli #SveziaImpazzita #ProtestaBurocratica
In Svezia, dove il governo si impiccia anche dei nomi dei bambini, una coppia di genitori – Elisabeth Hallin e Lasse Diding – ha deciso di fare i ribelli nel 1991. Invece di rispettare la legge che impone di registrare il nome entro i cinque anni del piccolo, loro hanno ignorato la regola e beccato una multa da 5000 corone, circa 740 dollari di oggi. Come ripicca, hanno proposto un nome lunghissimo e senza senso, Brfxxccxxmnpcccclllmmnprxvclmnckssqlbb11116, spacciandolo come “espressione artistica” e sostenendo che si pronunciasse Albin. Roba da far roteare gli occhi al governo!
Ma i funzionari svedesi, rigidi come sempre, non ci sono cascati e hanno rifiutato quel pasticcio di lettere e numeri. Non contenti, i genitori hanno riprovato con un nome ancora più minimalista: semplicemente “A”, che sempre Albin avrebbe dovuto essere. Risultato? Altro rifiuto e multa aumentata! Alla fine, esausti, hanno pagato e chiamato il bimbo Albin, come gente normale. Che fiasco epico!
E non è finita qui: la Svezia è piena di storie simili, con genitori che hanno provato a nominare i figli cose tipo Metallica, Superman, Veranda o persino Ikea – tutti bloccati perché, sorpresa, la legge vieta nomi che potrebbero “recare danno o imbarazzo”. Ma dai, un po’ di umorismo non guasta, no? 😏