Effetti della microgravità
La lunga permanenza nello spazio ha effetti significativi sul corpo umano, come dimostrato dal rientro di Sunita Williams e Butch Wilmore dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dopo oltre 9 mesi, anziché gli 8 giorni previsti. In particolare, Williams ha mostrato segni visibili di invecchiamento.
Indice Articolo
Cambiamenti fisiologici
La microgravità comporta diverse alterazioni fisiche, tra cui:
- Decalcificazione delle ossa: le ossa perdono densità minerale, aumentando il rischio di fratture.
- Perdita di massa muscolare: la mancanza di gravità riduce il carico sui muscoli, portando a un’atrofia muscolare.
- Redistribuzione dei fluidi: i fluidi corporei si spostano verso la testa, causando il viso gonfio.
- Baby feet: la perdita di strato calloso sui piedi, comune tra gli astronauti.
Ricerca scientifica
Gli astronauti fungono da "cavie" per studi sugli effetti della microgravità sul corpo umano, un fenomeno ancora poco conosciuto. La loro esperienza contribuisce alla comprensione di come il corpo si adatta e risponde a condizioni estreme, cruciali per future missioni spaziali.
Quali sono gli effetti sul corpo della prolungata permanenza nello spazio
Credits: NSF–NASASpaceflight via X.
Gli effetti di una lunga permanenza nello spazio è un tema sui cui si è recentemente riacceso dopo il rientro sulla Terra degli astronauti Sunita Williams e Butch Wilmore dopo più di 9 mesi nella Stazione Spaziale Internazionale, a fronte dei soli 8 giorni previsti inizialmente. Hanno infatti suscitato una certo stupore le immagini dei due astronauti al rientro sulla Terra, particolarmente quelle di Sunita Williams che è apparsa visibilmente invecchiata rispetto alla sua partenza a giugno.
Questo non è insolito, in realtà: le condizioni di microgravità sperimentate sulla stazione spaziale internazionale (ISS) portano infatti una serie di effetti sul corpo degli astronauti tra cui decalcificazione delle ossa, perdita di massa muscolare, redistribuzione dei fluidi corporei e i cosiddetti baby feet (“piedi da bambino”), cioè la perdita dello strato calloso e corneo alla base dei piedi. Gli astronauti d’altronde sono sulla ISS anche come una sorta di “cavie” per studiare gli effetti della microgravità sul corpo umano, di cui tutto sommato si conosce ancora…