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Gli americani imposero le AM Lire in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale per rafforzare l’occupazione economica

Le Lire Americane: L’Occupazione in Tasca che Fa Impazzire i Collezionisti!
Sai che gli USA hanno invaso l’Italia non solo con i carri armati, ma anche con banconote? Sì, le AM Lire, stampate dagli Alleati durante la WWII per controllare l’economia italiana dopo lo sbarco in Sicilia. Ora, queste "monete dell’occupazione" valgono fino a 800 euro! Un affare scandaloso che unisce storia, soldi e un po’ di imperialismo yankee. # #WWIICollezionismo #

Ehi, chi l’avrebbe detto che la Seconda Guerra Mondiale avrebbe lasciato in eredità non solo macerie, ma anche un bel gruzzolo per i collezionisti? Le AM Lire, la valuta imposta dagli Alleati per dominare l’Italia dopo lo sbarco in Sicilia tra il 9 e il 10 luglio 1943, erano l’arma segreta dell’AMGOT – quel governo militare alleato che ha gestito le province occupate come se fosse un affare di famiglia. Stampate negli USA dal Bureau of Engraving and Printing, in collaborazione con la Forbes Lithograph Corporation, queste banconote erano già pronte dal 1942, ma hanno aggiunto "LIRA/LIRE e ISSUED IN ITALY" solo dopo l’invasione, per non spoilerare il piano.

La prima serie del 1943 era piena di trucchi anti-contraffazione, come carta da stracci e "spettrali ad alta specificità", ma alla fine i falsari se la sono cavata lo stesso – che sorpresa! Sul retro, propagandavano le quattro libertà americane in inglese: Freedom of speech (libertà di parola), Freedom of religion (libertà di religione), Freedom from want (libertà dal bisogno) e Freedom from fear (libertà dalla paura). Insomma, un modo per esportare democrazia a suon di quattrini.

E il valore? Beh, 100 AM Lire equivalevano a 1 dollaro, con tagli da 1 a 1000 lire, e quel tasso di cambio esagerato ha scatenato un’inflazione bestiale in Italia post-guerra – grazie, Alleati! La seconda serie del 1943A ha saltato i tagli piccoli perché, con l’inflazione, chi se li filava più?

Alla fine, nel gennaio 1946, un accordo tra Italia e Alleati ha dato alla Banca d’Italia il controllo, "al fine di unificare detta circolazione con quella della Banca stessa", e hanno ritirato e bruciato le AM Lire per evitare confusione. Il colpo di grazia è arrivato con i decreti del 1950 e la legge del 1952, che hanno sancito la fine ufficiale. Oggi, con ben 917,7 milioni di pezzi stampati, queste banconote sono un must per i collezionisti, valutate tra 8 e 800 euro a seconda del taglio. Un promemoria sfacciato di come una guerra possa trasformarsi in un affare redditizio – e un po’ ipocrita, no? 😏

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