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Google adotta un indovinello ispirato ai prigionieri per reclutare il proprio personale d’élite.

Svelato il rompicapo mortale che Google usava per assumere i geni: 10 prigionieri e cappelli da incubo! Chi l’avrebbe detto che un gioco sadico con cappelli bianchi e neri poteva decidere tra vita e morte? Questo spietato, usato da Big Tech per testare cervelli folli, mette alla prova il pensiero logico in modo brutale – pensateci, un carceriere malvagio che gioca con la sorte di condannati! Con soli cinque minuti per pianificare, questi poveri disgraziati devono salvarsi o crepare.

Preparatevi a un colpo al cuore: dieci prigionieri – chiamiamoli sfortunati idioti – sono in fila per la morte quando il carceriere, un vero pezzo di m…, offre loro una chance degna di un incubo hollywoodiano. Devono stare in riga per altezza, visi avanti, e indovinare il del proprio cappello, bianco o nero, pescato a sorte. Niente trucchi, solo gridare “bianco” o “nero”, altrimenti è addio per tutti. Partono dal più alto, che vede gli altri nove, e procedono giù – chi sbaglia, puff, condannato. Con cinque miseri minuti per chiacchierare, devono ideare un piano geniale o baciare il patibolo.

Ebbene, il salvatore è il gigante in fondo alla fila, l’unico con una vista panoramica sui cappucci degli altri. Non potendo spillare info extra, i prigionieri escogitano una mossa astuta: lui conta i cappelli neri e, se vede un numero pari, grida “nero”; se dispari, “bianco”. Risultato? Almeno nove su dieci si salvano, anche se lui probabilmente si becca una condanna. Prendete Andrea, il primo: se vede cinque neri (dispari), urla “bianco” e sbaglia, ma avvisa tutti che i neri sono odd.

Beatrice, seconda in linea, ragiona come una volpe: se Andrea ha detto dispari e lei vede pari neri davanti, boom, il suo è nero, quindi grida “nero” e si salva. Gli altri seguono il flusso, contando pari e dispari come in un assurdo balletto mortale – Cecilia deduce il suo bianco, e via dicendo fino all’ultimo, dove Laura e Marco giocano l’ultima carta basandosi sui conti precedenti. Questa strategia è quasi perfetta, amici: il primo ha il 50% di chance di sbagliare, ma il resto vive per raccontarla. Ah, che genio è l’umanità – o forse no? Davvero un trucco da pazzi, eh? 😏

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