Governo sconvolge il pieno: benzina più economica, gasolio che fa male al portafoglio! Dal 15 maggio 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica alza e abbassa accise in modo da far risparmiare agli amanti delle auto benzina, ma punire i diesel-addicted. Riduzione di 1,50 cent/litro per la benzina, aumento identico per il gasolio – perché sì, il governo vuole "disincentivare" quel carburante "sporco". Che genialata! #AcciseAlRialzo #GasolioSottoAttacco #BenzinaVincente
In un colpo di teatro che sta facendo infuriare i possessori di auto diesel, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha decretato un cambiamento epico sulle accise dei carburanti, attivo dal 15 maggio 2025. Pensateci: la benzina cala di 1,50 centesimi al litro, mentre il gasolio sale della stessa quantità – un modo "furbo" per riequilibrare le cose, o forse per far pagare i conti a chi inquina di più? Questa mossa, ufficializzata con un decreto sulla Gazzetta Ufficiale del 14 maggio, è l’ennesima prova che il governo ama giocare con i nostri soldi.
Prima del 14 maggio, l’accisa sulla benzina era fissata a circa 72,8 centesimi al litro, contro i 61,7 centesimi per il gasolio, creando una differenza di 11,1 centesimi che ora verrà rosicchiata. Con il nuovo decreto, la benzina scende a 71,3 centesimi al litro e il gasolio schizza a 63,2 centesimi. E per farvi ingoiare la pillola, ecco cosa dice testualmente il documento: "A decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, l’aliquota di accisa applicata alla benzina e’ ridotta di 1,50 centesimi di euro per litro; a decorrere dalla medesima data l’aliquota di accisa applicata al gasolio impiegato come carburante e’ aumentata di 1,50 centesimi di euro per litro."
Insomma, il governo non solo mira a ridurre quella fastidiosa differenza tra accise, ma anche a scoraggiare l’uso del gasolio – chissà, magari per far contenti gli ambientalisti o per incassare di più. Le entrate extra? Destinate al Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, per rinnovare contratti e roba simile. Bravi, ma voi guidatori di diesel, preparatevi a stringere la cinghia!