Guida al taser: funzionamento e conseguenze dell’uso


Il Taser: un’arma elettrica utilizzata dalle forze dell’ordine

Il taser, un’abbreviazione di Thomas A. Swift’s Electric Rifle, è un’arma impiegata dalle forze dell’ordine, come Carabinieri e Polizia, e in certi casi anche per la difesa personale. Questo dispositivo è conosciuto come un “immobilizzatore elettrico” in grado di rilasciare una potente scossa elettrica che causa una temporanea paralisi al bersaglio. Ma qual è il funzionamento di un taser e cosa stabilisce la legge italiana a riguardo?

Il funzionamento del taser

Il taser si basa su un principio fisico semplice: colpire l’avversario con dardi che trasmettono una forte scossa elettrica per disorientarlo e immobilizzarlo. La scarica elettrica, che può raggiungere i 50.000 volt in alcuni modelli, è progettata per non causare danni permanenti da elettricità, ma piuttosto per indurre una paralisi temporanea.

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La struttura del taser

Il taser solitamente si presenta come un corpo a forma di pistola, dotato di dardi contenuti in una cartuccia caricata a gas. Questi dardi sono collegati tramite fili a una batteria. Le versioni destinate alle forze dell’ordine possono includere cartucce di ricambio per consentire ai professionisti di fornire più colpi o prolungare l’effetto paralizzante.

Effetti di un colpo di taser

Dopo essere stati colpiti da un taser, i dardi penetrano superficialmente nella pelle per evitare danni gravi o permanenti. Subito dopo, avviene il rilascio della scarica elettrica che paralizza i muscoli, generando stordimento, confusione e un effetto paralizzante che dura alcuni secondi.

La regolamentazione sull’uso del taser in Italia

In Italia, il taser è classificato come un’arma propria e soggetto alle stesse restrizioni di una normale arma da fuoco. Le forze dell’ordine hanno il permesso di impiegarlo, e a partire dal 2018 sono state avviate sperimentazioni per l’utilizzo di tale dispositivo. Diverse città italiane hanno cominciato ad utilizzarlo dal 2022.

Curiosità sul taser

Il termine “taser” deriva da un romanzo del 1911, mentre la concezione del taser si ispira a tecniche di predazione osservate in natura, come quelle dell’anguilla elettrica electrophorus voltai, capace di generare oltre 860 volt, che ha ispirato il funzionamento del taser.

Per ulteriori informazioni, potete visitare il sito Geopop.

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