Sconvolgente! In Cina, i cani da secoli sono passati da fedeli compagni a succulenti piatti, con un festival estivo che manda in bestia il mondo intero. Il Festival di Yulin celebra il consumo di carne di cane per “riequilibrare le energie del corpo”, ma immagini di cani in gabbie orribili hanno scatenato proteste globali. Una tradizione barbara che sta finalmente crollando sotto pressioni etiche. #CinaControversa #CarneDiCane #YulinHorror
Preparatevi a uno scoop che vi farà venire i brividi: in Cina, il consumo di carne di cane non è solo una vecchia abitudine, ma un retaggio selvaggio che divide il mondo. Una volta, con carestie e povertà galoppanti, i cani venivano allevati come bestie da macello, proprio come maiali o polli, specialmente nelle zone fredde del sud dove la loro carne “riscaldante” (yang) era un toccasana contro il gelo. Ma facciamola finita con le scuse culturali – è una pratica che puzza di Medioevo, e oggi sta diventando un incubo per l’opinione pubblica.
Passiamo al clou dello scandalo: il Festival di Yulin, una pagliacciata moderna iniziata nel 2009 per far quattrini, dove centinaia di cani finiscono in pentola durante il solstizio d’estate. I venditori giurano che serva a “riequilibrare le energie del corpo”, ma la realtà è un macello pubblico che ha fatto infuriare animalisti e persino tanti cinesi, specie i giovani che la chiamano crudeltà pura. Nessun legame con antiche feste, solo un trucco commerciale – e per fortuna, la folla sta scappando via grazie a proteste epiche.
Certo, non è che tutti in Cina stiano banchettando con zampe di Fido: è una roba di nicchia, limitata a posti come Guangxi o Guangdong, mentre nelle megalopoli come Pechino e Shanghai, la gente preferisce coccolare i cani come peluche di lusso. L’urbanizzazione ha dato una sveglia, trasformando questi animali da cibo a compagni fluffy.
E ora, il colpo di scena: la Cina sta finalmente piegando il ginocchio. Dal 2020, dopo la pandemia, hanno tolto i cani dalla lista degli animali da mangiare, un passo gigante che li riconosce come amici domestici. Alcune città hanno bandito del tutto la carne di cane e gatto – chiamatelo un miracolo, o solo buon senso. Mentre il mondo grida “barbari!”, la Cina sta cambiando menu, e non è un attimo troppo presto. Che commento: se questa è tradizione, meglio archiviarla nel dimenticatoio!