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I gattini sui social vengono adorati da tutti: le neuroscienze svelano l’ossessione inutile al cervello. Le neuroscienze della tenerezza.

Attenzione, mondo: i gattini e i cuccioli stanno letteralmente conquistando i nostri schermi e cuori, rendendo anche i tipi più cinici delle melme sentimentali! È tutta colpa della scienza evoluzionistica e neurobiologica, con il "Baby Schema" che ci fa scattare l’istinto protettivo come se fossimo programmati per adorare quegli occhioni paffuti. Scandaloso quanto questi pelosi hacker emotivi dominino i social, scatenando tempeste di like e cuoricini – e sì, forse siamo tutti un po’ manipolati!

Ma andiamo al sodo: quando ci fissiamo su immagini di gattini o faccette da bambini, scattano sia fisiche che mentali che "catturano" la nostra attenzione più di un video virale di gattini che cadono. Studi dimostrano che questi stimoli fanno sorridere i nostri muscoli facciali come se avessimo vinto alla lotteria, attivando reti cerebrali legate a emozioni positive, empatia e puro piacere. La chiave è nella corteccia orbitofrontale, quella zona dietro gli occhi che gestisce le emozioni e si collega al sistema limbico, il quartier generale delle sensazioni forti. Non dimentichiamo il nucleo accumbens, responsabile del brivido della gratificazione, e il precuneus, che ci fa prestare attenzione come se la nostra vita dipendesse da quel gattino.

Mentre scorriamo i feed social, tutto si amplifica: ogni nuova immagine di cuccioli innesca una cascata di dall’area tegmentale ventrale verso il nucleo accumbens, trasformando la navigazione in una droga legale. È proprio questo mix esplosivo che rende i gattini i re indiscussi del web – e chissenefrega se è un po’ manipolatore!

Ora, tuffiamoci nel "Baby Schema" di Konrad Lorenz, il geniaccio dell’etologia che vinse il Nobel per aver capito perché "internet ama i gatti". Questo schema evolutivo spiega come tratti come la testona enorme, il faccino tondo e quegli occhioni giganti ci facciano sciogliere inesorabilmente, spingendoci a comportamenti istintivi di cura e protezione. È una questione di sopravvivenza: senza di noi umani babbei, questi cuccioli non durerebbero un secondo contro predatori e fame!

Non possiamo ignorare che gatti e cani sono stati domesticati da secoli, con noi che abbiamo "selezionato" inconsciamente i più carini per averli intorno. Immaginate: cuccioli super attraenti ricevono più attenzioni, crescono sani e passano il gene della tenerezza – un vero complotto evolutivo! È scienza, gente, e sta spopolando online più di un meme politicamente scorretto.

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