Ricorrere a un buon password manager, ovvero a strumenti progettati per generare, salvare e gestire password in modo sicuro, è un metodo efficace per proteggere la sicurezza informatica. L’utilizzo di questi strumenti non solo aumenta la sicurezza dei propri account, ma semplifica anche l’accesso ai numerosi servizi online utilizzati quotidianamente. Per accedere a tutte le password memorizzate, è sufficiente ricordare la master password, una chiave che consente l’accesso alla “cassaforte virtuale”. Questo articolo esplora il funzionamento, i vantaggi e le sfide associate ai password manager.
Cos’è un password manager
Un password manager è un’applicazione progettata per memorizzare in modo sicuro tutte le credenziali di accesso ai propri account, come nomi utente e password. L’obiettivo principale è facilitare la creazione di password complesse e uniche per ogni servizio, riducendo così il rischio di attacchi informatici. Esistono diverse tipologie di password manager, tra cui:
- Password manager locali: Questi memorizzano e gestiscono le credenziali sul dispositivo di utilizzo, funzionando anche offline. Le password possono essere contenute in file crittografati. Tuttavia, questo tipo di manager può essere meno pratico su più dispositivi e risulta vulnerabile in caso di furto o danneggiamento del dispositivo.
- Password manager basati sul cloud: I più diffusi, consentono di accedere alle credenziali da qualsiasi dispositivo connesso a Internet. Memorizzano i dati nel cloud e utilizzano la crittografia zero-knowledge per garantire la sicurezza. L’accesso avviene tramite un’app o un’estensione per browser.
- Password manager del browser: Integrati nelle principali applicazioni di navigazione, questi gestori compilano automaticamente i campi d’accesso. Sebbene siano convenienti, sono generalmente considerati meno sicuri rispetto alle altre opzioni.
- Password manager basati su hardware: Utilizzati principalmente in ambito aziendale, questi strumenti richiedono un componente hardware per accedere alle credenziali.
Come funziona un password manager
Il funzionamento di un password manager varia in base alla sua tipologia. Per i gestori basati sul cloud, è raccomandabile pianificare su quali dispositivi saranno utilizzati. È importante scegliere un password manager compatibile con il sistema operativo e il browser, e stabilire una password principale sicura ma memorabile. Una strategia raccomandata è l’uso di frasi composte da parole casuali. In aggiunta, è consigliabile abilitare l’autenticazione a due fattori (2FA) per un livello di sicurezza ulteriore.
Molti gestori di password offrono anche la possibilità di memorizzare altri dati sensibili, come le informazioni delle carte di credito, e, se supportano l’autocompletamento, possono semplificare l’esperienza durante gli acquisti online. Infine, è consigliabile utilizzare un generatore di password integrato per sostituire eventuali password semplici con opzioni più complesse.
Quanto è sicuro un password manager
L’uso di un password manager può aumentare significativamente la sicurezza delle credenziali di accesso, a patto sia impiegato uno strumento di alta qualità. È fondamentale che un password manager utilizzi crittografia avanzata, come l’AES a 256 bit, che assicura che solo gli utenti autorizzati possano accedere ai dati. Questo sistema di cifratura, adottato da numerose istituzioni e aziende, offre 2256 combinazioni possibili, rendendo difficile l’uso di attacchi brute-force per indovinare le chiavi.
La crittografia AES a 256 bit è un algoritmo simmetrico, richiedendo la stessa chiave per cifrare e decifrare i dati. Non tutti i password manager adottano questa crittografia; alcuni utilizzano AES a 128 bit, che è meno sicuro ma comunque efficace contro la maggior parte degli attacchi.