back to top

I risultati del studio sono stati analizzati

Sbattere le palpebre è un meccanismo naturale che mantiene gli occhi idratati e li protegge da polvere e agenti esterni. Tuttavia, l’uso prolungato di schermi digitali riduce drasticamente questa frequenza, passando dalle normali 20 volte circa al minuto a circa 15 o 11. Questa variazione è uno dei principali fattori che contribuiscono al cosiddetto affaticamento degli occhi, una condizione comune che può causare secchezza, bruciore, visione offuscata e altri sintomi di disagio oculare. Questo fenomeno si verifica non solo con l’uso di tablet, smartphone e computer, ma anche durante attività visive ravvicinate come la lettura di un libro. Analizziamo i dettagli di uno studio condotto a questo riguardo e passiamo al vaglio alcuni accorgimenti utili per prevenire l’affaticamento degli occhi quando si trascorre del tempo davanti a uno schermo.

I risultati dello studio sulla frequenza con cui sbattiamo le palpebre durante la lettura

Uno studio condotto su 40 individui sani, intitolato Changes in blink rate and ocular symptoms during different reading tasks (“Cambiamenti nella frequenza delle palpebre e sintomi oculari durante diverse attività di lettura”), ha analizzato la frequenza di ammiccamento, termine con il quale si fa riferimento al meccanismo di chiusura delle palpebre, nonché i sintomi di disagio oculare durante la lettura di testi su un tablet e su carta stampata.

PUBBLICITA

Ciascuno dei partecipanti è stato coinvolto per 15 minuti in una sessione di lettura “digitale” su un tablet con schermo da 9,7 pollici e per altri 15 minuti su un libro cartaceo. Durante le due sessioni di lettura separate, i soggetti sono stati videoregistrati per monitorare la frequenza di ammiccamento e il disagio oculare percepito è stato valutato utilizzando una scala analogica visiva.

I risultati hanno mostrato una riduzione significativa della frequenza di ammiccamento durante entrambe le modalità di lettura rispetto al basale, ovvero il numero di battiti di ciglia al minuto registrato quando i partecipanti non erano impegnati in alcuna attività visiva specifica. Nella fattispecie, la frequenza media di ammiccamento è diminuita da 19,74 ± 9,12 battiti al minuto a 11,35 ± 10,20 durante la lettura su carta e a 14,93 ± 10,90 durante la lettura su tablet.

In termini semplici, i partecipanti hanno mostrato una riduzione della frequenza di battito di ciglia in entrambe le condizioni: da una media iniziale di quasi 20 battiti al minuto a circa 11 durante la lettura su carta e 15 con il tablet. È stato osservato inoltre un incremento graduale dei sintomi di affaticamento ogni 5 minuti durante entrambe le attività di lettura.

Questo calo è attribuibile alla concentrazione visiva necessaria per seguire il testo, che interferisce con il normale riflesso di ammiccamento. Inoltre, si è osservato un progressivo aumento dei sintomi di disagio, come bruciore e affaticamento, con entrambi i metodi di lettura. Sebbene il tablet abbia prodotto un leggero miglioramento in termini di sintomi rispetto alla carta, questa differenza non è risultata statisticamente significativa.

Il grafico mostra la frequenza di ammiccamento misurata in diversi punti temporali durante la lettura di un libro cartaceo (A) e di un testo presente sullo schermo di un dispositivo elettronico (B).

L’affaticamento digitale degli occhi, noto anche come “computer vision syndrome”, non è una condizione pericolosa, ma può influenzare il benessere quotidiano. Questo fenomeno si verifica perché fissare uno schermo digitale o un oggetto da vicino per lunghi periodi altera la dinamica del film lacrimale, il quale riveste la superficie dell’occhio e composto da tre strati: lipidico, acquoso e mucoso. È un problema comune a chi trascorre molte ore davanti agli schermi di computer, smartphone, tablet e dispositivi elettronici in generale, e può interessare persone di tutte le età, non solo i più giovani.

Come evitare e ridurre la secchezza oculare

Nonostante l’impatto degli schermi digitali, esistono strategie semplici ed efficaci per ridurre l’affaticamento oculare. Innanzitutto, uno sforzo consapevole nel battere le palpebre più spesso può migliorare significativamente la lubrificazione oculare. Attaccare post-it sullo schermo del computer o impostare alert sullo smartphone possono aiutare a ricordare questa azione fondamentale. L’uso di lacrime artificiali e umidificatori in ambienti secchi possono essere due validi strumenti per ridurre l’affaticamento oculare e la sensazione di secchezza. Concedere un po’ di riposo agli occhi può inoltre risultare utile.

È fondamentale avere un ambiente di lavoro ergonomico, assicurandosi che lo schermo sia posizionato a una distanza di circa 30-60 cm dagli occhi, a seconda delle dimensioni dello schermo, e leggermente più in basso rispetto al livello dello sguardo, per ridurre l’affaticamento. Regolare la luminosità e il contrasto per evitare abbagliamenti è altrettanto cruciale per preservare la salute oculare.

Fonte Verificata

Leggi anche

Il saluto “romano”: significato e origine, non era usato nell’antica Roma

Il recente dibattito sul saluto "romano" ha avuto nuova attenzione in seguito a eventi e dichiarazioni pubbliche. Il saluto, noto anche come saluto fascista,...

Polivinilidenfluoruro in uso in diversi settori industriali

Il polivinilidenfluoruro (PVDF) si conferma come uno dei polimeri ingegneristici più promettenti, grazie alle sue eccezionali proprietà meccaniche, chimiche ed elettroattive. Questo polimero semicristallino...

Argento utilizzato per creare un albero decorativo

L'esperimento dell'albero di argento è un'opera chimica che prevede la deposizione di cristalli d'argento su una struttura di rame, simulando un albero di Natale....
è in caricamento