I segreti di Roland Garros vengono svelati, esponendo le controversie del torneo tennistico dell’Open di Francia tra tradizione ed élite esclusiva.

Scoop explosivo: Rafael Nadal, il re incontrastato della terra battuta, pronto a schiantare tutti al Roland Garros 2025! Dal 25 maggio all’8 giugno, questo torneo parigino trasforma i campi in un campo di battaglia dove i professionisti sudano sangue per premi da capogiro e punti ATP/WTA. Ma attenzione, con "serve and volley" che fa flop e gli italiani che storicamente arrancano, chi oserà sfidare l’impero di Nadal?

Preparatevi a uno spettacolo di colpi micidiali e dramma puro: l’Open di Francia, alias Roland Garros, è il secondo Grande Slam dell’anno, che si infanga sui campi in terra battuta dello Stade “Roland Garros” a Parigi. Quest’anno, dal 25 maggio all’8 giugno 2025, i tennisti si scontrano in singolare maschile e femminile, doppio e misto, su una superficie "lenta" che favorisce i maestri del gioco da fondo campo, lasciando a secco i fan del "serve and volley". Proprio come lo spagnolo Rafael Nadal, che ha vinto 14 volte tra il 2005 e il 2022, trasformando questo torneo in un suo parco giochi personale – e gli avversari in comparse.

Ma non si vive solo di gloria: il Roland Garros 2025 vanta un montepremi di oltre 56 milioni di euro, con i vincitori di singolare che intascano 2.550.000 euro, i finalisti .275.000, e persino i perdenti al primo turno che si portano a casa 78.000 euro. Nel doppio, le cifre sono più light, con 590.000 per i campioni e solo 17.500 per i partecipanti. Rispetto al 2024, i premi sono più grassi, rendendolo un affare d’ – anche se Wimbledon e U.S. Open pagano ancora di più, che ingiustizia! Inoltre, i punti in palio sono da urlo: 2000 per il vincitore, 1300 per i finalisti, fino a 10 miseri punti per gli eliminati al primo turno.

Tuffiamoci nella storia sporca di terra: nato nel 1891 come un evento per soli francesi al Racing Club di Parigi, il Roland Garros ha scalato le vette nel 1925 diventando internazionale, e nel 1968 è andato “open”, spalancando le porte ai professionisti. In origine, era solo singolare maschile in un giorno, con il femminile che si è aggiunto nel 1897 e i doppi dopo. Dal 1928, si gioca allo Stade Roland Garros, intitolato a un aviatore della Prima Guerra Mondiale, e negli anni ’30 è entrato nel club dei Grandi Slam. Peccato per gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, quando i campi servivano da prigione per oppositori sotto i nazisti, e il torneo fu rimpiazzato da un campionato francese che ora conta zero.

Negli anni post-bellici, fino al 1968, era roba da dilettanti, ma con l’“era open”, è esploso come mai prima. E chi domina? Rafael Nadal con 14 trionfi, seguito da Bjorn Borg con 6 e Henry Cochet con 5. Tra le donne, Chris Evert primeggia con 7 vittorie, Steffi Graf con 6 e Margaret Smith Court con 5. Gli italiani? Beh, un po’ sfigati, ma non del tutto: Nicola Pietrangeli ha vinto due volte nel 1959 e 1960, Adriano Panatta nel 1976, e Francesca Schiavone nel 2010. Fino alla vittoria di Jannik Sinner all’Australian Open 2024, era l’unico Slam maschile per l’Italia – un miracolo tra tanto fango!

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