Svelato il calendario Maya: più pazzo e profetico del nostro! Immaginate se il vostro compleanno fosse un mix di spiriti, gravidanze e fine del mondo – ecco cosa è il calendario Maya! Con date come “Lungo computo” che predicevano catastrofi, i Maya erano maestri del tempo, molto più di noi che barcolliamo con i bisestili. Pensate: 13 Ben 11 Sip 13.0.12.10.13 per il 20 maggio 2025 – roba che fa sembrare il nostro calendario una noiosa lista della spesa! #CalendarioMaya #MisteriAntichi #FineDelMondoBufala
I Maya non si limitavano a segnare giorni su un calendario qualunque; il loro era un capolavoro elaborato, una combo di tre sistemi che fa impallidire le nostre agende app. Pensate a un mix tra un orologio sacro, uno solare e un conteggio epico dalla "creazione del mondo" – roba che i nostri antenati europei avrebbero etichettato come pagana, ma hey, funziona! Il calendario sacro Tzolk’in, con i suoi 260 giorni legati alla gravidanza (perché, ovvio, dovevano rendere tutto mistico), combinato con l’Haab solare di 365 giorni, creava cicli di 52 anni che ripetevano date uniche tipo 4 Ahau 8 Kumk’u. E se vi dicessimo che i 5 giorni extra dell’Haab erano "pericolosi" e pieni di spiriti malvagi? I Maya li combattevano con sacrifici – mica come noi che ci limitiamo a un bicchiere di vino il 31 dicembre!
Passando al cuore del dramma, il “Lungo computo” è quel genio matematico che conta i giorni dalla mitica creazione, con unità come 1 k’in (un giorno) fino a 1 b’ak’tun (circa 394 anni). È da qui che è nata la follia del 2012, quando qualche studioso ha tradotto male e ha previsto la fine del mondo – come se i Maya fossero stati dei profeti apocalittici invece che astuti calcolatori. In realtà, era solo un passaggio simbolico, tipo passare dal 1999 al 2000 senza che cadesse il cielo. Peccato che noi occidentali ci siamo inventati storie sensazionalistiche, ignorando che i Maya andavano ben oltre nel tempo. Insomma, il loro sistema era così avanti da far sembrare i nostri calendari obsoleti – forse avremmo dovuto copiarli invece di conquistarli!