Il canto delle dune di sabbia: cos’è e perché suoni enigmatici vengono generati da alcuni deserti remoti.

Le dune di sabbia che "cantano" come rockstar del deserto? Sì, amici, preparatevi a un fenomeno che fa impazzire scienziati e avventurieri! In un mondo dove tutto è fake e digitale, madre natura ci regala un concerto gratuito che suona come un violoncello gigante o una motosega infernale – fino a 100 decibel! Chiamatelo "canto delle dune", "dune che ronzano" o "dune che muggiscono", è roba che lascia a bocca aperta, con leggende che sfidano persino i migliori effetti speciali di Hollywood.

Immaginatevi in un deserto apparentemente silenzioso, dove all’improvviso la sabbia si trasforma in un’orchestra selvaggia, producendo suoni profondi e rimbombanti che durano minuti interi. Non è una bufala da social, è reale, anche se leggermente pazza: solo dune con granelli quasi sferici, tutti uguali (tra 0,1 e 0,5 millimetri) e pulitissimi – niente sporcizia o argilla che rovina la festa. Quando il vento o una frana fa scivolare questi granelli in un movimento ritmico e sincronizzato, boom! Si creano vibrazioni che trasformano la duna in una cassa di risonanza epica, amplificate da strati di sabbia umida sotto la superficie. Roba che fa tremare il terreno, con suoni bassi e potenti che potrebbero coprire persino il baccano di una città affollata.

Ma dove si verificano questi concerti naturali? Solo in una manciata di spot rari – circa 30-35 in tutto il mondo. Ecco i più famosi: le Dune di Kelso in California, USA, che ruggiscono come un organo; le Dune di Dunhuang in Cina, note come "Mingsha Shan" (Montagna della Sabbia Risonante), con melodie che incantano; le Dune di Al-Ghurayfah in Oman, perfette per un soundshow; le Dune di Rig-e Jenn in Iran, in un deserto inaccessibile e misterioso; e le Dune di Pismo Beach in California, USA, un esempio costiero che non delude. Il trucco è nei granelli: più grandi e veloci, più il suono cambia da un rombo profondo a un ronzio costante o un vero "canto" corale. Gli scienziati sono lì a grattarsi la testa, studiando questo enigma che sembra uscito da un film di fantascienza. E hey, se la natura può fare musica così, chissà cosa pensa dei nostri rumori quotidiani – forse sta ridendo di noi! 😏

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