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Il colubro ferro di cavallo conquista Ibiza al posto del biacco, con interrogativi sui motivi dell’arrivo e i pericoli nascosti sul territorio islandese

Panico serpeggiante a Ibiza: l’"invasione" di rettili sta terrorizzando i bagnanti! Video virali mostrano serpenti che sguazzano in mare, confondendo turisti e locali. Ma non è il solito biacco italiano: è il colubro ferro di cavallo, un predatore affamato che sta devastando l’ecosistema. #SerpentiInvasori #IbizaInPericolo #EcoDisastro

Preparatevi a rabbrividire: l’"invasione" di colubri ferro di cavallo sta trasformando l’iconica Ibiza in un incubo strisciante. Questi serpenti, arrivati di nascosto con piante ornamentali all’inizio degli anni 2000, stanno proliferando come se avessero vinto la lotteria ecologica, superando il metro e mezzo di lunghezza e sfoggiando macchie scure a forma di ferro di cavallo sulla testa. Non velenosi per noi umani – evviva, non moriremo morsi – ma che sfortuna per la lucertola endemica Podarcis pityusensis, simbolo dell’isola da 4000 anni, che ora rischia l’estinzione totale sotto gli assalti di questi invasori affamati.

Mentre i video virali alimentano il caos tra i turisti, che si lamentano di incontri acquatici da brividi, le autorità locali corrono ai ripari con trappole e segnalazioni. Ma ecco la verità scomoda: questa specie, originaria della Penisola Iberica e del Nord Africa, si è diffusa come una piaga, arrivando a colonizzare persino gli isolotti vicini grazie alla sua abilità natatoria. Nel 2024, sono stati catturati ben 3.072 esemplari – quasi 1000 in più dell’anno prima – e nonostante gli sforzi, eradicarli è un’impresa epica, proprio come eliminare un ospite indesiderato da una festa che va per le lunghe.

Il colubro ferro di cavallo non è solo un serpente qualunque: è un predatore agile e robusto, che supera i 150 cm grazie all’abbondanza di prede sull’isola. Con il suo disegno a catena di macchie romboidali su fondo chiaro, si mimetizza perfettamente nella macchia mediterranea, zone rocciose e persino giardini urbani. Introdotto accidentalmente con ulivi e piante, questo rettile sta banchettando con lucertole, piccoli mammiferi e nidiacei, mandando in tilt l’equilibrio ecologico. Gli scienziati avvertono che senza interventi, la lucertola delle Pitiuse potrebbe sparire per sempre, e addio al suo ruolo vitale come predatore di insetti e dispersore di semi.

Ma attenzione a non confondere il colpevole: il colubro ferro di cavallo è diverso dal biacco italiano. Mentre il biacco sfoggia un motivo giallo-verde su fondo nero e è comune in tutta Italia, questo qui ha macchie scure a forma di rombo e quella "U" inconfondibile dietro la testa. Entrambi innocui per l’uomo, ma il colubro è il vero bullo ecologico, arrivato a Ibiza per caso e ora fuori controllo. Le autorità, tra catture e appelli ai cittadini, stanno lottando contro il tempo, ma questa è la classica lezione: una specie invasiva può rovinare un paradiso in un battito di coda.

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