Nella storia mitologica, il diluvio universale è descritto come una grande inondazione mandata dalle divinità per punire l’essere umano. Intorno al 2.500 a.C. Noè, il patriarca biblico che costruisce l’Arca, affronta il diluvio nei capitoli 6-9 dell’Antico Testamento. Gilgamesh, eroe dell’epopea sumera, nella stessa epoca, incontra il diluvio nel viaggio alla ricerca dell’immortalità. Descrizioni del diluvio si trovano anche nel Corano, nei libri sacri indiani e nei poemi cinesi, e in molte altre narrazioni mitologiche dell’Asia e dell’Oceania. Nella mitologia delle Hawaii esiste un racconto simile a quello di Noè, e civiltà come Aztechi, Maya e Inca hanno lasciato traccia di un’inondazione che ha sommerso la terra da loro conosciuta. Il diluvio viene menzionato sia nella mitologia norrena che in quella irlandese. Tuttavia, nonostante la presenza di questi miti, storici e scienziati non hanno trovato prove concrete che confermino un’inondazione globale simultanea.
La possibile conferma archeologica del diluvio universale: l’inondazione del Mar Nero
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Negli anni ‘90, ricercatori della Columbia University hanno avviato indagini archeologiche per rintracciare evidenze del diluvio descritto nei miti. Hanno installato telecamere subacquee nel bacino del Mar Nero, scoprendo dune formate da sabbie eoliche. Le indagini indicano che circa 7.500 anni fa, il livello del Mar Mediterraneo si innalzò talmente tanto da straripare nel Mar Nero, inondando i territori circostanti. Secondo la teoria dei ricercatori, il diluvio potrebbe essere un evento verosimile, sebbene si collochi cronologicamente prima delle narrazioni associate a Noè e Gilgamesh.
La grande alluvione in Cina, una possibile traccia del diluvio?
Anche nell’antica mitologia cinese troviamo riferimenti a un grande diluvio, guidato dall’eroe Yu attorno al 4.000 a.C. Recentemente, una ricerca condotta nel 2016 ha rivelato tracce di un’alluvione catastrofica nella gola di Jishi, lungo il Fiume Giallo, nei pressi del sito archeologico di Lajia. Sono stati rinvenuti detriti spessi fino a 50 metri, e le stime indicano una portata delle onde tra 300.000 e 500.000 metri cubi al secondo. Sebbene l’evento risulti significativo, le datazioni al carbonio collocano l’alluvione intorno al 1.900 a.C., suggerendo una connessione con il mito cinese di Yu, ma non con il diluvio universale.
Cataclismi sì, diluvio universale no: gli scienziati non sono ancora d’accordo
Secondo David Montgomery, docente di Geomorfologia all’Università di Seattle, non esisterebbe, né in passato né oggi, una quantità d’acqua sufficiente per ricoprire interamente le terre emerse, incluse le montagne. Le sue analisi suggeriscono che, anche se tutta l’acqua presente nell’atmosfera scendesse simultaneamente, la copertura sarebbe solo di circa 2,5 centimetri. Anche un eventuale scioglimento di tutti i ghiacciai porterebbe a un innalzamento di circa 60 metri dei mari, una situazione catastrofica ma non sufficiente per un diluvio universale. Inoltre, un evento simile, avvenuto circa 233 milioni di anni fa, è troppo lontano dalla presenza umana per stabilire correlazioni dirette con le narrazioni mitologiche. È evidente che eventi di inondazione si sono verificati in varie epoche e culture, alimentando la possibilità che queste storie siano confluite nel mito di un diluvio universale.