Bombe di CO2 che salvano il pianeta? L’Italia spacca e Google inciampa nel verde! Energy Dome, l’azienda italiana che non si fa scrupoli con la CO2, ha stretto un accordo epico con il gigante Google per immagazzinare energia in modo “sostenibile”. Dimenticate le solite chiacchiere ecologiche: questa batteria a Long Duration Energy Storage trasforma la CO2 in un supereroe climatico, accumulando energia rinnovabile per quando il sole si eclissa o il vento si addormenta. #CO2Rivoluzione #EnergiaSporcaChePulisce #TechVerde
Preparatevi a un ciclo termodinamico che suona come una trama da film d’azione: la CO2, intrappolata in un duomo gassoso, viene compressa e raffreddata fino a liquefarsi durante la carica, senza emettere nemmeno un soffio di sporco. Energy Dome dimostra che l’Italia non è solo pizza e pasta, ma anche un colpo basso alle emissioni, fornendo a Google un sistema chiuso che ricicla l’anidride carbonica come se fosse una birra infinita.
Quando serve energia, il processo si ribalta: la CO2 liquida sfreccia fuori dalle bombole d’acciaio, si riscalda e fa girare una turbina per generare elettricità, tornando al suo duomo come un boomerang. Con un’efficienza attorno al 75%, significa che per ogni 100 kWh immagazzinati, ne recuperi 75 – non male per una tecnologia che dura oltre 30 anni e costa fino al 70% in meno delle batterie al litio.
Parlando di litio, queste batterie alla CO2 le surclassano senza pietà: sì, l’efficienza è un po’ più bassa (85-90% per il litio, ma che si sgretola con l’uso), però non richiedono terre rare o miniere distruttive. Energy Dome vince alla grande su durata e prezzo, rendendo il storage energetico un affare meno “esotico” e più terra terra – proprio come piace agli italiani, con un tocco di genialità che fa impallidire i giganti tech.