Tra il 1950 e il 1951, negli Stati Uniti, venne commercializzato un kit scientifico per ragazzi, noto come Gilbert U-238 Atomic Energy Laboratory, prodotto dalla AC Gilbert Company. Questo kit conteneva uranio e altri elementi radioattivi, un aspetto che oggi potrebbe suscitare preoccupazione, ma che all’epoca non era percepito in modo così allarmante. Il ritiro dal mercato, avvenuto dopo solo un anno, fu principalmente dovuto al prezzo elevato di 50 dollari a confezione, equivalente a circa 600 dollari attuali, piuttosto che a preoccupazioni in merito alla sicurezza. Questa rarità ha accresciuto il suo valore nel tempo, fino a raggiungere anche 100 volte il prezzo originale.
Cosa conteneva il kit per bambini con elementi radioattivi
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Il kit comprendeva diversi componenti, tra cui:
- quattro barattoli contenenti minerali di uranio dal Colorado;
- una sorgente di radiazioni alfa (piombo-210);
- una sorgente di radiazioni beta (rutenio-106);
- una sorgente di radiazioni gamma (zinco-65);
- uno spintariscopio, un rudimentale rivelatore a scintillazione;
- un contatore Geiger per la rilevazione delle radiazioni ionizzanti;
- una camera a nebbia di Wilson con sorgente alpha di breve durata (polonio-210) per identificare la traiettoria di particelle.
In aggiunta, il kit includeva un fumetto, un libretto delle istruzioni di 60 pagine e il manuale “Prospecting for Uranium“, che forniva indicazioni su come identificare, raccogliere e vendere minerali di uranio. Esistevano due versioni del kit: una con confezione marrone, pubblicizzata nel catalogo della Gilbert Toys del 1950, e una con scatola rossa. Sebbene la disposizione interna fosse leggermente diversa, il contenuto era sostanzialmente lo stesso. Nel 1952, il kit fu sostituito con il Chemistry Atomic Energy Set, che conteneva solo una piccola quantità di uranio, uno spintariscopio e un libro sull’energia atomica.
Il kit radioattivo Gilbert U-238 era sicuro?
Secondo il fondatore della AC Gilbert Company, il kit era considerato sicuro, avendo ricevuto l’approvazione da parte dei fisici del Oak Ridge Laboratory. Tuttavia, nel libretto delle istruzioni, era espressamente consigliato agli utenti di non rompere i barattoli contenenti gli elementi radioattivi. Questa precauzione non era motivata da rischi per la salute, bensì per evitare la dispersione di materiale radioattivo, che avrebbe potuto alterare le letture del contatore Geiger. Non venivano forniti avvertimenti specifici sulla salute.
Diverse testate hanno catalogato questo prodotto tra i dieci giocattoli più pericolosi mai venduti. Tuttavia, un’analisi dettagliata condotta nel 2020 dal portale IEEE Spectrum ha fornito una visione più chiara sull’effettivo rischio. Secondo l’autrice Allison Marsh, professoressa di ingegneria all’Università della Carolina del Sud, l’esposizione all’uranio-238 presente nel kit comportava un rischio minimo, paragonabile all’esposizione ai raggi UV del sole per un giorno. Inoltre, il kit avrebbe avuto l’effetto di insegnare ai giovani utenti la natura della radioattività come fenomeno naturale.