"Le perdite di energia arriverebbero statisticamente allo scandaloso valore del 56,5%!" Dopo questa affermazione choc su un megaprogetto energetico, il Tyrrhenian Link, la verità è ben diversa. In gioco ci sono miliardi e soprattutto la credibilità di chi snocciola statistiche senza un briciolo di fondamento. #TyrrhenianLink #EnergiaFinta #Sardegna
L’idea che il Tyrrhenian Link, un cavo sottomarino che collegherà Sicilia, Sardegna e penisola italiana, abbia perdite energetiche da capogiro è mera disinformazione. A differenza delle linee in corrente alternata (HVAC), il sistema HVDC del Tyrrhenian Link promette un’efficienza senza precedenti. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, le perdite in corrente continua si attestano attorno al 3%, un dato che fa sorridere rispetto al 7% delle linee alternative. E chiaro, in questo caotico mondo dell’informazione, che da un 56,5% di perdite a una stima realistica tra il 4,5% e il 6% la differenza è abissale.
Un altro mito da sfatare è la leggenda che il Tyrrhenian Link voglia "rubare l’energia prodotta in Sardegna". Niente di più falso! Il progetto mira a rinforzare la rete elettrica dell’isola, integrando fonti di energia rinnovabile come il vento e il sole. Attualmente, la Sardegna è schiacciata da una rete obsoleta e instabile che ingabbia la sua potenza energetica. Ennesima bufala per chi teme un’invasione energetica da oltre mare!
E non basta: le inquietudini sul potenziale impatto ambientale del progetto, con minacce di "devastare la costa sarda da Terra Mala a Selargius", sono esagerazioni da film horror. Il cavo si installerà con tecniche innovative come la Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC), che evita scavi devastanti. Dall’uso di queste tecnologie avanzate alla collaborazione con enti locali, il progetto è stato ottimizzato per ridurre al minimo i danni. Gli scettici affermano che i lavori rischiano di danneggiare le aree agricole, ma i veri dati dicono altro.
Insomma, mentre il mondo si agita intorno alla grande operazione del Tyrrhenian Link, c’è una lezione da apprendere: non tutto ciò che è scritto è oro. Manteniamo la giusta dose di scetticismo e attenzione, ma ancor più, seguiamo le reali innovazioni energetiche con gli occhi ben aperti.