Ciclone Lukas devasta il Nord Italia: nubifragi da record, allagamenti apocalittici e blackout che hanno lasciato migliaia al buio! Chi ha detto che l’estate è finita? Con 170.000 fulmini in 12 ore, Toscana e Veneto sono sotto assedio, mentre Zaia grida all’emergenza. #CicloneLukas #MaltempoItalia #DisastroMeteo #AllertaArancione
Prosegue l’incubo del ciclone Lukas, che ha trasformato il Centro-Nord in un campo di battaglia meteorologico, con l’allerta arancione della Protezione Civile che infuria su Toscana, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Questo mostro nato dal Mediterraneo occidentale, scontrato con l’anticiclone nordafricano, ha scatenato nubifragi selvaggi, raffiche di vento folli, tempeste di fulmini e downburst che hanno inondato strade e fatto saltare le luci, il tutto mentre le temperature crollavano come se l’autunno avesse fretta. L’energia termica accumulata durante l’ondata di calore ha reso il caos ancora più esplosivo – madre natura al suo peggio!
Particolarmente disastrata è la Toscana, con l’Isola d’Elba, Prato e Grosseto sommerse da un sistema multicellulare che ha rovesciato in poche ore la pioggia di un intero agosto. Immaginate: oltre 109.000 scariche elettriche in 12 ore tra Toscana e Liguria, parte di un totale da capogiro di circa 170.000 fulmini – un vero spettacolo pirotecnico che ha abbattuto alberi, scatenato grandinate e lasciato allagamenti ovunque. Piogge torrenziali hanno colpito duro, con 95 millimetri tra Piombino, Grosseto e Orbetello, 80 a Lucca e addirittura 110 nel Levante ligure – come se i cieli stessero vendicando l’estate torrida.
Nel Veneto, il colpo è stato brutale, specialmente tra Veneziano, Padovano e Trevigiano, dove un nubifragio ha scaricato quasi 150 millimetri di pioggia, più del doppio del previsto per agosto intero. A Mira, nella Riviera del Brenta, è caduto un record di oltre 170 millimetri, saturando fogne e causando allagamenti epici che nemmeno le vasche di laminazione di Venezia hanno fermato del tutto. Blackout a Mestre con oltre 1.000 utenze KO, treni bloccati tra Venezia e Padova, e inondazioni a Abano Terme, Montegrotto Terme e Villafranca Padovana – un disastro che ha spinto il governatore Luca Zaia a dichiarare lo stato di emergenza regionale, perché in Italia, il meteo sa come rubare la scena!
Anche la Lombardia non è stata risparmiata, con Milano sommersa da un nubifragio di 95 millimetri in alcuni quartieri, e disagi nelle province di Bergamo e Brescia che hanno aggiunto al conto di allagamenti e guai vari. Al Centro, il Lazio ha visto Viterbo invasa dall’acqua e Roma richiedere oltre 100 interventi dei Vigili del Fuoco per vento e piogge intense – un reminder che nessuno è al sicuro da questo ciclone pazzo.
Per i prossimi giorni, l’Italia resta spaccata: al Nord e Centro, instabilità feroce con massime non oltre i 26 °C, mentre al Sud si godono 37-38 °C di sole beato. Lukas sta scappando verso i Balcani e l’anticiclone nordafricano se la svigna, promettendo una semi-normalità. Da domani, sole al Nord con temperature tra 25 e 30 °C, variabilità al Centro (24-28 °C) e caldo al Sud (31-34 °C), che scenderà a 28-33 °C entro sabato – ma chissà se è l’ultima sorpresa di quest’estate impazzita!